Anche per chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità è prevista l’integrazione al trattamento minimo ma è necessario il rispetto di determinati requisiti reddituali personali e, non caso di pensionato coniugato, familiari. Scopriamo quali sono rispondendo alla domanda di un lettore di PensionieFisco.it che ci scrive:
Buongiorno io percepisco da 5 anni l’assegno ordinario di invalidità, ho fatto domanda a dicembre di integrazione perché percepisco solo 98€ al mese, e visto che io ho un cud di 14.000€ del 2019 ho fatto domanda di integrazione. Non me l’hanno accolta perché dicono che il mio reddito supera la soglia. Scusate io sono sposato dal 2019 e ho letto su Internet che se coniugati non bisogna superare i 17.933€ voi cosa ne pensate, quindi io ci dovrei rientrare chi sbaglia ora io o loro?
Integrazione al minimo AOI
Anche l’assegno ordinario di invalidità può essere integrato al trattamento minimo nel caso che il suo importo sia inferiore a 515,58 euro al mese. Ma per poter richiedere l’integrazione al minimo è necessario che il pensionato abbia un reddito nei limiti previsti dalla legge.
Per il 2021 i limiti di reddito da rispettare per avere diritto all’integrazione al trattamento minimo sono di:
- 11.967,28 euro se il pensionato è solo
- 17.950,92 euro annui se il pensionato è coniugato.
A differenza di quello che accade per altre integrazioni al trattamento minimo, in cui è richiesto il rispetto di reddito personale e anche di quello coniugale in caso di pensionato coniugato, nel caso dell’assegno ordinario di invalidità l’integrazione spetta anche se i limiti di reddito personale sono superati ma si rispettano i limiti di reddito coniugale (ovvero la somma dei redditi personali e quelli coniugali).
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