Cosa fare dopo essere stati riconosciuti invalidi civili 2025 nell'ISEE ma soprattutto nell'Assegno di Inclusione. Cosa fare dopo essere stati riconosciuti invalidi civili 2025 nell'ISEE ma soprattutto nell'Assegno di Inclusione.

Invalidi civili 2025, cosa fare con ISEE e Assegno di Inclusione dopo il verbale

Cosa fare dopo essere stati riconosciuti invalidi civili 2025 nell’ISEE ma soprattutto nell’Assegno di Inclusione.

Per diventare invalidi civili nel 2025 bisogna passare dal certificato medico introduttivo del medico di base. Poi bisogna presentare domanda all’INPS allegando copia del certificato medico e della ricevuta di trasmissione telematica dello stesso certificato. Infine bisogna passare una visita medica presso la commissione medica invalidi civili della ASL/INPS. Una volta che la commissione ha redatto il verbale con il grado di invalidità assegnato, ecco che l’interessato può essere considerato invalido civile. Per menomazioni fisiche o psichiche un contribuente può essere riconosciuto invalido civile in misura commisurata alle sue problematiche. Il grado di invalidità è fondamentale. E per chi prende l’Assegno di Inclusione una volta riconosciuto disabile, c’è da fare alcuni passaggi anche sull’ISEE. Per gli invalidi civili 2025, ecco la procedura da seguire.

Invalidi civili 2025, cosa fare con ISEE e Assegno di Inclusione dopo il verbale

Un nucleo familiare composto da un genitore, over 60 e titolare di Assegno di Inclusione e un soggetto sotto i 60 anni, prende l’Assegno di Inclusione esclusivamente per il genitore. Si tratta di una delle differenze più importanti tra Assegno di Inclusione e Reddito di Cittadinanza.

Infatti fino alla misura precedente entrambi i soggetti se rientravano nei parametri ISEE erano considerati nel calcolo del sussidio. Invece nell’ADI il soggetto sotto i 60 anni non rientra. A meno che non sia invalido, non abbia carichi di cura o non sia un soggetto preso in carico dai servizi sociali.

Per questo per un invalido civile 2025, perché è stato riconosciuto tale adesso, bisogna provvedere ad un paio di interventi burocratici. Il primo intervento riguarda l’ISEE. Infatti va indicato il soggetto come disabile, distinguendo tra disabilità media, disabilità grave e non autosufficienza. Tutto in base al grado di invalidità che ha dato la commissione medica. Con un grado superiore al 67% e fino al 99% si indica disabilità media. Bisogna riportare i dati del verbale e la data del riconoscimento di invalidi civili 2025.

Prima l’ISEE poi nuova domanda di Assegno di Inclusione per gli invalidi civili 2025

Dopo aver corretto l’ISEE bisogna passare a rifare la domanda di Assegno di Inclusione. Perché per chi ha un grado di invalidità superiore al 67%, l’Assegno di Inclusione può essere preso a prescindere dall’età. Quindi, gli invalidi civili 2025 anche se è sotto i 60 anni devono essere considerati nella scala di equivalenza dell’Assegno di Inclusione. Ma non solo. Perché il soggetto diventando beneficiario del sussidio, porta il nucleo familiare a un incremento del sussidio percepito.

Da ritirare una nuova carta ADI

Se questo nucleo familiare con zero reddito e casa di proprietà aveva preso 541 euro al mese fino ad oggi, arriverà a prendere 811 euro circa. Infatti la scala di equivalenza per soggetti maggiorenni disabili è maggiorata di 0,5 a componente. Attenzione però, nel caso in cui ci si trova in una situazione del genere, con gli invalidi civili diventati tali nel 2025, alla nuova domanda di Assegno di Inclusione accolta, ci sarà da ritirare alle Poste una nuova carta. Infatti la precedente, cioè quella su cui era stato accreditato il sussidio nei mesi precedenti, cessa di essere in funzione fino ad esaurimento delle risorse precedentemente caricate.