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Invalidi, dal 1° gennaio 2025 cambia tutto

Il 2025 è un anno importante per gli invalidi: ecco cosa cambia e da dove parte la sperimentazione.

A partire dal 1° gennaio 2025, il sistema di accertamento dell’invalidità civile in Italia subirà importanti modifiche, grazie all’introduzione del Decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62. Queste novità puntano a rendere più efficace, personalizzato e meno burocratico il supporto alle persone con disabilità, adeguandosi agli standard internazionali di valutazione e inclusione.

Invalidi, tutte le novità

Una delle principali novità riguarda la ridefinizione del concetto di invalidità. Questo non sarà più legato esclusivamente a una valutazione medica, ma terrà conto anche degli aspetti sociali e ambientali che influiscono sulla vita quotidiana dell’individuo. In altre parole, la disabilità verrà considerata in base al contesto in cui la persona vive e al modo in cui questa condizione impatta sulle sue attività. Questo cambiamento mira a garantire un sostegno più mirato e a rispondere meglio alle esigenze individuali.

Un’altra innovazione significativa è l’introduzione di un accertamento unico, che semplifica le procedure attuali. L’INPS avrà 90 giorni di tempo per effettuare una valutazione completa delle condizioni della persona, eliminando la necessità di sottoporsi a più visite mediche per confermare lo stato di invalidità. Questo processo semplificato promette di ridurre i tempi di attesa e i disagi per i richiedenti.

Non subito ovunque

Nel nuovo sistema, il supporto sarà erogato in modo graduato, con tre livelli di assistenza (lieve, medio e intensivo) determinati sulla base del grado di autonomia residua della persona. Questo approccio consente una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse e assicura che il sostegno sia proporzionato alle reali necessità del beneficiario.

Una delle innovazioni più rilevanti è il “Progetto di vita individuale”, uno strumento personalizzato che mira a sostenere le persone con disabilità nel lungo termine. Questo progetto prevede interventi mirati per aiutare la persona a raggiungere i propri obiettivi personali e migliorare le proprie condizioni di vita, coprendo diversi ambiti, dalla salute all’istruzione, dal lavoro al tempo libero.

Un ulteriore passo avanti riguarda l’eliminazione delle visite di rivedibilità. Una volta accertata l’invalidità, questa non dovrà più essere confermata periodicamente, alleggerendo così il carico burocratico per le famiglie e le persone con disabilità.

Queste modifiche saranno sperimentate a partire dal 2025 in nove province italiane: Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari. La fase sperimentale durerà dodici mesi e servirà a testare l’efficacia delle nuove disposizioni, con l’obiettivo di estenderle successivamente a livello nazionale.

Questi cambiamenti segnano un passo importante verso una maggiore inclusione e tutela delle persone con disabilità. La ridefinizione dell’invalidità, insieme a un sistema più flessibile e meno burocratico, rappresenta un’opportunità per garantire supporti più adeguati alle esigenze di chi ne ha bisogno e per promuovere una società più equa e inclusiva.

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