C’è un grande strumento assistenziale che milioni di contribuenti prendono ogni mese dall’INPS. Parliamo di una indennità non tassabile, non esportabile all’estero e non pignorabile. Perché è una indennità erogata probabilmente ai fragili dei fragili, cioè a chi è possessore di una invalidità al 100%.
E questa indennità è il cosiddetto accompagnamento. Molti credono di sapere tutto di questa indennità, ma siamo sicuri sia così? Ecco per l’indennità di accompagnamento 2025, importi, requisiti e beneficiari.
Invalidi e indennità di accompagnamento 2025, importi, requisiti e beneficiari
Prima di tutto delineiamo la platea dei beneficiari di questa indennità di accompagnamento. Parliamo di invalidi civili totali, al 100%. Ma serve pure altro. Perché l’invalido civile totale non ha automaticamente diritto all’indennità di accompagnamento. Bisogna avere oltre alla riduzione totale della capacità lavorativa anche la difficoltà a compiere gli atti della vita quotidiana come il deambulare, senza l’assistenza di un soggetto terzo.
L’accompagnamento in termini pratici e senza particolari tecnicismi è una indennità che viene riconosciuta, dietro domanda, da chi ha patologie fisiche e mentali tali da essere bisognosi di assistenza.
Domanda invalidità e accompagnamento, ecco come si fa
Dal punto di vista della domanda nulla cambia rispetto a quella per l’invalidità civile. Bisogna presentare istanza all’INPS ma non prima di aver ottenuto dal medico curante il certificato medico introduttivo. Che il medico di famiglia o di base deve redigere in formato elettronico e inviarlo in piattaforma. Solo dopo il diretto interessato deve provvedere a presentare domanda tramite Patronato.
Con la domanda fatta l’attesa è solo quella della visita medica presso la commissione medica invalidi civili. Se i commissari riterranno il richiedente invalido come abbiamo detto in precedenza, allora ecco che insieme alle solite agevolazioni relative tra le altre all’esenzione del ticket sanitario, al contrassegno per il parcheggio e ad eventuali assegni di invalidità e inabilità ecco che si può prendere l’indennità di accompagnamento.
Requisiti specifici e regole
Incapacità di deambulare autonomamente o in alternativa impossibilità a compiere da soli gli atti della vita quotidiana, questi sono i fattori determinanti per prendere l’indennità di accompagnamento. Come abbiamo già detto l’indennità di accompagnamento non è legata a limiti reddituali, tassazione o altro. Nessuno può pignorare l’indennità di accompagnamento. E dal punto di vista degli importi, dopo l’adeguamento al tasso di inflazione l’indennità è salita da 531,76 euro al mese a 542,02 euro sempre mensili. Con un importo massimo di 1.022,44 euri per i ciechi assoluti.