Invalidi, legge 104: bonus da 850 euro al mese, come verranno scelti i fortunati del voucher Invalidi, legge 104: bonus da 850 euro al mese, come verranno scelti i fortunati del voucher

Invalidi, legge 104: bonus da 850 euro al mese, come verranno scelti i fortunati del voucher

Ecco alcuni chiarimenti sul nuovo bonus da 850 euro al mese agli anziani invalidi con legge 104, da come spendere il voucher.

Ormai è tutto ufficiale e dal primo gennaio 2025 al via una nuova agevolazione per alcuni anziani. Un nuovo autentico bonus da sfruttare da parte di anziani che sono anche invalidi e che potranno godere di questa agevolazione dietro domanda all’INPS e prevista dai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). La platea dei beneficiari è più vasta di quanto si crede. E soprattutto, si interviene dando seguito alle iniziative per le politiche a sostegno degli anziani

Invalidi, legge 104 e accompagnamento: come spendere da gennaio il nuovo bonus da 850 euro

Il bonus da 850 euro di cui si parla da tempo è una misura che partirà nel 2025. E riguarda anziani titolari di pensioni basse, con redditi bassi, con almeno 80 anni di età e con una grave invalidità. Talmente grave da prendere giò l’indennità di accompagnamento. Sono questi i soggetti dentro il perimetro di questo nuovo beneficio da 850 euro al mese. Una misura che sarà valida per il biennio 2025-2026. In attesa del decreto attuativo con cui comprendere le modalità di presentazione delle domanda, possiamo già dire che probabilmente dal primo gennaio per anziani con un ISEE al di sotto dei 6.000 euro, con almeno 80 anni di età e con difficoltà a svolgere le mansioni della vita quotidiana ci sarà questa nuova favorevole misura.

Cosa si conosce già della misura

La misura riguarda quello spaccato di popolazione in difficoltà fisica, anagrafica ed economica. Soggetti che anche se prendono l’indennità di accompagnamento in aggiunta alla loro pensione, stentano ad avere la possibilità di sostenere quelle ingenti spese per acquisire i servizi di una badante o per acquistare servizi di assistenza diversi da parte di aziende che li erogano.

Proprio alla luce dell’obiettivo che i legislatori hanno dato a questo bonus, ovvero il favorire l’accesso a servizi di assistenza per un anziano, i soldi previsti e pari ad 850 euro al mese non sono soldi in contanti.

Le spese ammissibili, l’erogazione del bonus e i chiarimenti

Non si tratta quindi di una erogazione in denaro classica, che arriva sui libretti pensione o sul conto corrente del pensionato. Nulla a che vedere per esempio con l’accompagnamento. Si tratta di una sorta di voucher da usare obbligatoriamente mese per mese per il pagamento della badante o dei servizi di assistenza.

Ed è un bonus da usare obbligatoriamente, perché chi non lo spende, finisce con il subire la decadenza dal beneficio. Ma anche spenderlo in misura inferiore danneggerà il beneficiario perché sono soldi effettivamente persi.

Invalidi, legge 104: bonus da 850 euro al mese, come verranno scelti i fortunati del voucher

Ricapitolando, a differenza dell’indennità di accompagnamento che vale 531,76 euro di soldi liquidi, gli 850 euro saranno sotto forma di voucher. I requisiti per la misura saranno sostanzialmente 3 e cioè:

  • età anagrafica pari o superiore ad 80 anni;
  • ISEE non eccedente i 6.000 euro;
  • livello elevato o grave di bisogno assistenziale.

Pochi dubbi riguardo ai primi requisiti che sono di facile interpretazione. Diverso il terzo requisito. Infatti l’elevato livello di bisogno assistenziale può essere un fattore di dubbia interpretazione. Che potrà generare alcune reiezioni delle domande che verranno presentate.

Nel Decreto Anziani a cui si devono i natali del bonus da 850 euro al mese infatti c’è scritto a chiare lettere che verrà instaurata una commissione medica, tecnica e scientifica che avrà il compito di scegliere su che criteri stabilire questo livello assistenziale a partire dal quale concedere il benefit.

I componenti della commissione saranno tutti incaricati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Poi spetterà all’INPS la verifica dei richiedenti e se rientrano nei parametri stabiliti dalla commissione. Stando ai numeri che accompagnano la misura, pare che saranno più o meno 25.000 gli anziani che godranno di questo beneficio.