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Invalidi minori e maggiorenni, ecco tutti i diritti: quanti soldi spettano

Per gli invalidi civili, sia minorenni che maggiorenni, l’Inps eroga numerose prestazioni economiche. Quali sono e quanti soldi spettano?

Quali sono i diritti degli invalidi civili? Che prestazioni economiche spettano e su quali agevolazioni si può contare quando la commissione Inps certifica che c’è una perdita della capacità lavorativa e, di conseguenza, una percentuale di invalidità civile?

Riassumiamo tutte quelle che sono le prestazioni che spettano agli invalidi, comprese quelle economiche erogate dall’Inps, per fare in modo che chi ha una patologia invalidante non perdano nessuno dei diritti che gli spettano.

Per esplorare tutti i diritti andremo ad esaminare l’invalidità civile, l’invalidità contributiva e i diritti inespressi.

Diritti per gli invalidi civili minori

Partiamo da una premessa doverosa: il minore di anni 18 non potrà mai avere diritto all’invalidità civile (non si può quantificare la perdita di capacità lavorativa), ma avrà diritto a una prestazione analoga alla pensione di invalidità civile che si chiama indennità di frequenza.

L’importo della pensione di invalidità e quello dell’indennità di frequenza, infatti, sono uguali. La differenza sostanziale tre le due prestazioni è che la pensione di invalidità è erogata per 12 mesi l’anno, l’indennità di frequenza solo per 9 mesi l’anno (i mesi di frequenza scolastica). Se il minore richiede assistenza anche durante il periodo estivo e frequenta centri diurni per disabili, ad esempio, in questo caso l’indennità di frequenza è erogata anche nel periodo in cui la scuola è chiusa.

Il minore di 18 anni, in ogni caso, potrebbe avere diritto anche all’indennità di accompagnamento nei casi più gravi.

Diritti per gli invalidi civili maggiorenni

A partire dai 18 anni all’invalido è riconosciuta una percentuale di invalidità civile pari alla riduzione della capacità lavorativa. Le percentuali determinanti per i trattamenti erogati dall’Inps sono: 67%, 74% e 100%.

Che diritti si hanno con invalidità civile di almeno il 67%? Innanzitutto l’invalido può contare su agevolazioni fiscali, come ad esempio l’esenzione del ticket, ma non fa percepire la pensione di invalidità civile. C’è però il diritto, se la perdita di capacità lavorativa colpisce direttamente la mansione svolta, all’assegno ordinario di invalidità se l’invalido ha almeno 5 anni totali di contributi versati, di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente.

Che diritti si hanno con il 74% di invalidità? Con questa percentuale oltre alle agevolazioni fiscali si ha diritto anche alla pensione mensile di assistenza per l’invalido civile, che nel 2025 ha un importo pari a 336 euro mensili. Per aver diritto alla prestazione è necessario soddisfare un requisito reddituale molto stretto: l’invalido non deve avere redditi personali che superano i 5.771,35 euro annui.

Che diritti si hanno con il 100% di invalidità?  Nei casi più gravi all’invalido viene riconosciuto il 100% di perdita della capacità lavorativa e in questo caso si può avere diritto:

  • pensione di invalidità che ha lo stesso importo dell’assegno riconosciuto agli invalidi parziali, ma c’è la possibilità in presenza di determinati redditi, di avere una maggiorazione (incremento al milione) che porta l’importo a salire a 745 euro al mese circa; inoltre i redditi personali da rispettare sono più alti e possono superare i 19.772,50 euro annui;
  • indennità di accompagnamento di 545 euro se non ha la possibilità di deambulare o compiere gli atti normali della vita quotidiana, ma spetta anche qualora il malato è oncologico è sta facendo chemioterapia.

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