Invalidità, legge 104 e Assegno di Inclusione, ecco perché adesso molti perdono il sussidio Invalidità, legge 104 e Assegno di Inclusione, ecco perché adesso molti perdono il sussidio

Invalidità, legge 104 e Assegno di Inclusione, ecco perché adesso molti perdono il sussidio

Invalidità, legge 104 e Assegno di Inclusione, ecco perché adesso molti perdono il sussidio proprio per via della disabilità.

Gli invalidi sono una delle categorie a cui da gennaio 2024 il governo ha deciso di dare l’Assegno di Inclusione. Anche gli invalidi inevitabilmente entrano a far parte dei cosiddetti fragili. L’Assegno di Inclusione rispetto al Reddito di Cittadinanza infatti ha una platea più ristretta, limitata proprio ai fragili.

Anziani oltre i 60 anni di età, minorenni, presi in carico dai servizi sociali del Comune, con carichi di cura e appunto invalidi. Ma che grado di invalidità serve? Il dubbio non è mai stato così forte. Perché il limite dovrebbe essere del 67% di disabilità certificata dalle Commissioni Mediche invalidi civili. Ma a guardare bene alcune particolarità del sussidio, potrebbe bastare pure il 46%.

L’Assegno di Inclusione per gli invalidi, ecco alcune particolarità della misura

Un grado basso quindi, che però, diciamolo subito, non basta perché ci vuole dell’altro. Prendere l’Assegno di Inclusione con il 46% di invalidità si può, ma solo a determinate circostanze. Tanto è vero che ultimamente sono moltissimi i beneficiari di questo sussidio che hanno visto sospeso o revocato il benefit proprio in collegamento con un grado di invalidità di questo genere.

Invalidità, legge 104 e Assegno di Inclusione, ecco perché adesso molti perdono il sussidio

Ma davvero basta il 46% di invalidità per prendere 500 euro al mese? Ecco la verità
L’INPS per gli invalidi ha diverse prestazioni assistenziali è previdenziali loro destinate, ma se l’invalido ha appena il 46% di invalidità certificata dalle competenti commissioni mediche delle ASL, una misura può facilmente essere percepita. Parliamo del già citato Assegno di Inclusione.

Una misura che può arrivare, come vedremo, a garantire all’invalido un sostentamento da 500 euro al mese o da 780 euro al mese se vive in affitto.

Ecco i beneficiari della misura

Prima di tutto, per capire di cosa parliamo, iniziamo dalla platea di potenziali beneficiari dell’Assegno di Inclusione. La misura infatti è appannaggio di:

  • persone che hanno già compiuto i 60 anni;
  • persone che non hanno ancora compiuto i 18 anni;
  • invalidi almeno al 67%;
  • persone con carichi di cura all’interno del loro nucleo familiare;
  • persone prese in carico dai servizi sanitari o dai servizi sociali.


Una famiglia che ha almeno un componente tra quelli prima citati, può chiedere l’Assegno di Inclusione. L’importo del sussidio secondo il meccanismo della scala di equivalenza che era alla base pure del Reddito di Cittadinanza viene però calcolato solo ed esclusivamente sui componenti che rientrano nel sussidio.

Invalidi al 46%, ecco come prendere l’Assegno di Inclusione


Nell’elenco prima citato, cioè quello delle persone che possono essere dentro il perimetro dell’Assegno di Inclusione, si nota subito che l’invalido è collegato ad un grado di invalidità non inferiore al 67%. Ma allora perché abbiamo detto che basta il 46% di invalidità? Perché chi ha un grado di invalidità di questo genere, inferiore al 67% ma superiore al 45% può essere preso in carico dai servizi sociali del suo Comune di residenza.

Deve essere il suo assistente sociale che alla luce delle patologie che ha il diretto interessato, deve comunicare all’INPS che è un soggetto che necessita di una mano. A tal punto che viene inserito nell’elenco delle persone da assistere dal Servizio Sociale di competenza. In pratica chi ha una disabilità non ritenuta meritevole di un grado di almeno il 67% può lo stesso rientrare nell’Assegno di Inclusione.

Prendendo anche lui i 500 euro al mese di integrazione al reddito o i 780 euro al mese se il nucleo familiare del diretto interessato vive in una casa in affitto con contratto regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate.