Nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che riguarda i soggetti a cui si applicano gli ISA, cioè gli Indici Sintetici di Affidabilità. Parliamo dello strumento che consente l’emersione spontanea della base imponibile ai cui calcolare le imposte. Uno strumento atto a fungere da stimolo ad adempiere agli obblighi tributari da parte dei contribuenti esercenti attività di impresa, arti o professioni. Proprio al fine di perseguire questi obbiettivi e per rafforzare quella che a tutti gli effetti è una stretta collaborazione tea contribuenti ed Agenzia delle Entrate, quest’ultima ha emanato un provvedimento con cui si mette a disposizione degli interessati un chiarimento a 360 gradi di questo strumento dal punto di vista delle anomalie, soprattutto per i contribuenti che hanno avuto le comunicazioni.
ISA, la comunicazione del Fisco
Come si legge sul sito “Fiscoetasse.it”, con il provvedimento n° 196552 del 2021 emanato dall’Agenzia delle entrate lo scorso 20 luglio, il Fisco italiano sottolinea che i contribuenti o chi per loro opera (intermediari autorizzati), possono tramite il Cassetto fiscale, accedere ai contenuti relativi ad eventuali comunicazioni di anomalie da parte del Fisco. E sempre tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, possono fornire i relativi chiarimenti giustificativi delle anomalie riscontrate.
Sanzioni ridotte, come fare?
Oltre ad intervenire in giustifica, i contribuenti o gli intermediari, sempre tramite il cassetto fiscale, potranno mettersi in regola correggendo gli errori delle loro auto dichiarazioni. E correggendo spontaneamente gli errori, potrebbero godere della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla data in cui le violazioni sono state commesse.
Ecco le anomalie secondo il Fisco
Nel provvedimento del Fisco vengono riportate pure tutte le anomalie previste per i dati relativi al triennio 2017-2019.Dal punto di vista tecnico, le anomalie più importante inserite allegati del provvedimento riguardano:
- Imprese con gravi e ripetute incoerenze nella gestione del magazzino;
- Imprese che hanno forzato i dati per fare rientrare nei limiti di coerenza quelli dei redditi 2020 con quelli degli ISA;
- Soggetti che hanno dichiarato di svolgere un periodo di attività non normale per i Redditi 2020, in modo tale da evitare l’applicazione degli ISA;
- Imprese che hanno dati contrastanti tra gli ISA presentati e quelli su cui bisognava applicare gli stessi;
- Imprese con rimanenze su opere, servizi e forniture, di durata pluriannuale.