Stop ai titoli di Stato, libretti di risparmio postale e buoni fruttiferi nell'ISEE, ma da quando parte la novità, da 5 marzo o dopo? Stop ai titoli di Stato, libretti di risparmio postale e buoni fruttiferi nell'ISEE, ma da quando parte la novità, da 5 marzo o dopo?

ISEE da rifare senza buoni e libretti postali, da quando si può correggere? cambia la data

Stop ai titoli di Stato, libretti di risparmio postale e buoni fruttiferi nell’ISEE, ma da quando parte la novità, da 5 marzo o dopo?

La notizia tanto attesa da molte famiglie che hanno buoni, libretti di risparmio postale e titoli di Stato da inserire nella DSU per l’ISEE è quella della loro esclusione. Perché il governo ha già ratificato per decreto che queste forme di risparmio a garanzia statale escono fuori dal calcolo dell’ISEE. Il problema è che la novità parte da domani 5 marzo, come data di entrata in vigore. Troppo tardi per molte famiglie che hanno già provveduto a rinnovare l’ISEE in questi primi mesi del 2025 per ovvie ragioni di opportunità. Perché andavano confermate delle prestazioni come l’Assegno Unico o l’Assegno di Inclusione. Che hanno nell’ISEE in corso di validità l’unica via per poter continuare a beneficiarne. Queste famiglie adesso devono rinnovare l’ISEE. Correggerlo alla luce delle novità. Ma ecco arrivare un aggiornamento, che posticipa il tutto.

ISEE da rifare senza buoni e libretti postali, da quando si può correggere? cambia la data

Rifare gli ISEE da capo per eliminare questi titoli di Stato, libretti e buoni dal calcolo è un qualcosa che molti dovranno, potranno e vorranno fare. Dovranno farlo quelli che in effetti alla luce di queste novità potrebbero godere di alcuni vantaggi derivanti dalla riduzione dell’ISEE che senza questi risparmi si abbasserebbe. Potranno fare coloro che hanno già un ISEE in corso di validità perché hanno dovuto fare presto a inizio anno per le ragioni prima citate. E vorranno fare sicuramente quanti vedono in questa novità la soluzione per rientrare in alcune misure da cui prima erano esclusi.
Inutile affollare CAF e patronati da domani 5 marzo, giorno di entrata in vigore della novità. Ed inutile pure andare sul sito dell’INPS nella propria area riservata per correggere da soli l’ISEE. Infatti per il mese di marzo pare che tutto resterà invariato. Alcuni rilievi mossi dai professionisti, che lamentano diverse problematiche operative, hanno portato alla decisione di posticipare il tutto. Almeno così sembra da informazioni che provengono dalla Consulta Nazionale dei CAF.

Cosa è stato deciso nell’ultimo vertice

In un summit tra la Consulta Nazionale dei CAF, il Ministero del Lavoro, l’INPS e l’Agenzia delle Entrate, sulla questione dell’esclusione di buoni, libretti e titoli di Stato dall’ISEE se inferiori a 50.000 euro, la decisione è stata del rinvio. Non essendo ancora chiaro come operare da parte dei professionisti, che sarebbero chiamati a eliminare da soli come una sorta di franchigia, i 50.000 euro prima citati, per il mese di marzo le correzioni non andranno effettuate. E chi deve ancora presentare la DSU, anche da domani 5 marzo sarà costretto a mettere dentro i titoli di Stato. Stesso discorso per i contribuenti che fanno tutto da soli con il loro cassetto previdenziale sul sito dell’INPS. Il rischio di produrre una miriade di attestazioni ISEE con difformità è troppo elevato per far partire come da programma da domani 5 marzo le correzioni. Pare che dal summit sia uscita per il momento la conferma che almeno fino al 31 marzo tutto resterà fermo allo stato attuale.