Non c’è misura assistenziale o agevolata che non preveda assegnazione tramite Isee. Salvo poche eccezioni, è sempre
l’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare il parametro su cui si basano gli enti che erogano le prestazioni.
Per questo diventa fondamentale capire dove intervenire per ridurre l’indicatore e quali sono le voci che lo determinano.
Tutto parte dalla Dsu
È la Dichiarazione sostitutiva unica l’adempimento a cui sono chiamati i richiedenti l’Isee. Una dichiarazione sostitutiva dove indicare tutti i redditi e i patrimoni di tutto il nucleo familiare.
E del momento che più alto è l’Isee, meno facile risulta accedere alle misure assistenziali previste, evidente che sono redditi e patrimoni le cose che incidono.
Cosa incide nell’Isee
Oltre al reddito di ciascun componente del nucleo familiare, molta importanza per determinare il valore dell’Isee rivestono il conto corrente bancario o postale, il libretto, i depositi bancari, le carte di credito e le carte prepagate. Naturalmente, tutto relativo a tutti i componenti del nucleo familiare. E la stessa cosa per gli immobili di proprietà dell’intero nucleo familiare, anche questi piuttosto incidenti soprattutto quelli successivi alla prima casa.
Importante anche il possesso di alcuni beni come auto e moto per esempio.
E una cosa che cambiando il coefficiente determina in maniera rilevante il valore dell’Isee è la composizione numerica del nucleo familiare o la presenza di soggetti con invalidità.