L’Italia è in piena crisi da riscaldamento, con l’inverno, ormai, alle porte. Gli italiani, per paura di trovarsi senza gas, stanno provvedendo a fare scorte di legna e pellet che, ormai, risultano quasi introvabili.
Italia senza legna e senza pellet
Sempre più difficile, quindi, trovare la legna nei canali tradizionali con costi che salgono sempre di più. E anche se i primi segnali di quello che sarebbe successo si sono avuti già in estate, il prezzo è ormai alle stelle. Un bancale di legna da 7 quintali, ormai è arrivato a costare anche 300 euro, il doppio di quello che si sarebbe pagate nel 2021.
Stesso discorso anche per il pellet: un sacchetto che nel 2021 costava sui 5 euro oggi si paga dai 10 ai 15 euro. Ma gli italiani, nonostante i prezzi triplicati, continuano a comprare perchè a differenza del gas, i cui rubinetti possono essere chiusi in qualsiasi momento, la legna garantisce il riscaldamento per l’inverno sicuro, come il pellet.
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La crisi economica ed energetica è sempre più nera
Si prospetta, quindi, un inverno molto duro per gli italiani (e non solo). Con la crisi economica che galoppa a causa dell’aumento dei prezzi, con la prospettiva di dover pagare il riscaldamento anche 3 volte tanto rispetto allo scorso anno, arrivare a fine mese con le stesse entrate diventa sempre più difficile.
E proprio in quest’ottica il Governo ha pensato di anticipare la rivalutazione sulle pensioni al mese di ottobre perché affrontare un’inflazione all’8,9% non è certo semplice per chi vive di pensione.