Negli tempi l’attenzione sulla preparazione individuale di fronte a possibili emergenze è cresciuta notevolmente. Quali sono gli oggetti indispensabili per affrontare una situazione critica? Come organizzare un kit di sopravvivenza efficace?
La Commissione Europea ha recentemente introdotto la “Strategia dell’Unione per la Preparazione”, un piano che mira a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di essere pronti ad affrontare emergenze di varia natura. Un aspetto centrale di questa iniziativa è la predisposizione di un kit di sopravvivenza contenente scorte essenziali per garantire l’autonomia per almeno 72 ore, contribuendo così a migliorare la sicurezza personale e collettiva.
Come si fa il kit sopravvivenza emergenze?
La commissaria europea per la Gestione delle crisi, Hadja Lahbib, ha condiviso alcune linee guida su cosa includere in un kit di emergenza. Tra gli elementi consigliati troviamo:
- acqua potabile: almeno un litro e mezzo al giorno per persona, essenziale per garantire l’idratazione.
- alimenti non deperibili: cibo in scatola o liofilizzato, pronto all’uso e di lunga conservazione.
- medicinali essenziali: inclusi farmaci personali e un kit di primo soccorso.
- torcia e batterie: per garantire luce in caso di blackout.
- radio portatile a batterie: fondamentale per ricevere aggiornamenti in caso di interruzione delle comunicazioni digitali.
- documenti personali: conservati in una custodia impermeabile per proteggerli da danni.
- denaro contante: utile in caso di malfunzionamento dei sistemi elettronici di pagamento.
- coltellino multiuso: versatile per molteplici necessità.
- fiammiferi o accendino: per accendere fuochi in situazioni di emergenza.
- caricabatterie portatile (power bank): per mantenere i dispositivi elettronici funzionanti.
Questo tipo di preparazione non è una novità assoluta in Europa. In Svezia, ad esempio, il governo ha già distribuito materiale informativo ai cittadini su come comportarsi in caso di crisi o conflitto. L’obiettivo è sensibilizzare le persone sulla necessità di avere un piano di emergenza e un kit adeguato per affrontare le prime 72 ore di difficoltà.
Perché si parla di emergenze?
Negli ultimi anni, eventi imprevisti hanno dimostrato quanto sia importante essere preparati. Dalle catastrofi naturali, come terremoti e alluvioni, alle crisi geopolitiche che possono influenzare la disponibilità di risorse essenziali, la necessità di una preparazione individuale è diventata evidente.
Il cambiamento climatico ha aumentato la frequenza di eventi estremi, mettendo a rischio intere comunità. Il rischio di interruzioni delle forniture energetiche, di acqua potabile o di generi alimentari è una realtà che le autorità stanno affrontando con misure di prevenzione. A livello globale, la pandemia ha dimostrato come situazioni di emergenza possano verificarsi improvvisamente, rendendo cruciale l’autosufficienza almeno per un periodo iniziale.
L’iniziativa della Commissione Europea si inserisce in questo contesto, promuovendo una cultura della preparazione tra i cittadini. Essere pronti non significa solo proteggere sé stessi e la propria famiglia, ma anche ridurre il carico sui servizi di emergenza, permettendo loro di intervenire con maggiore efficacia dove necessario. Un kit di sopravvivenza ben organizzato può fare la differenza tra una gestione serena di una crisi e una situazione di grave difficoltà.