E’ notizia di pochi giorni fa: una badante ha sottratto all’anziano invalido che accudiva 15000 euro con prelievi dal suo bancomat effettuati tra luglio ed ottobre. Ovviamente la collaboratrice domestica è stata scoperta ed ora è accusata di furto in abitazione e indebito utilizzo di carta di pagamento.
La badante definita “infedele” ora è sottoposta a misura cautelare con divieto di avvicinamento nei luoghi frequentanti dalla vittima del suo furto. Ovviamente sarà, poi, sottoposta a processo.
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Quando la badante è disonesta
Ma avevamo parlato anche qualche tempo fa di un altro caso, in cui la badante aveva sposato l’anziano senza che questi se ne rendesse conto sottraendogli molti soldi, macchina e appartamento.
Questi comportamenti, che sono destinati ad essere scoperti, non danneggiano solo chi li compie ma anche tutta la categoria professionale.
I comportamenti illeciti perpetrati nei confronti di un anziano sono destinati ad essere scoperti e questo le badanti poco oneste non lo mettono in conto. Gli anziani, quando hanno testa per farlo, sono molto attenti ai propri soldi e, quindi, si accorgeranno di eventuali ammanchi, anche piccoli, in breve tempo. Ma è bene ricordare che alle spalle dell’anziano c’è sempre una famiglia molto attenta alle questioni economiche, visto che a fine mese deve far quadrare i conti sostenendo la spesa che la collaboratrice domestica comporta. E molto spesso queste spese vengono sostenute proprio con i risparmio dell’anziano che la collaboratrice assiste.
Questi comportamenti sbagliati, però, vanno a danneggiare tutte le badanti perché poi, chi assume lo fa con la convinzione che, visto che una ha commesso i reati di furto o si è comportata in maniera disonesta, allora bisogna diffidare di tutte.
E scatta, quindi, la ricerca della “badante italiana” perchè nella testa di chi assume potrebbe essere più onesta. Quello che, però, bisogna mettere in conto è che persone disoneste possono essere di qualsiasi nazionalità e come, magari, una badante straniera può commettere un furto può farlo allo stesso modo anche la badante italiana.
Il rischio è quello che si possa fare di “tutta l’erba un fascio” senza considerare le caratteristiche personali di ogni singola persona. La maggior parte delle badanti, infatti, sono persone integerrime, oneste ed instancabili lavoratrici, ma come in ogni grande categoria la mela marcia si trova sempre, e rischia di far passare per marcia anche chi non lo è.