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La badante ha diritto a prendere soldi in più con questi orari di lavoro ma pochi lo sanno

Cosa fare per mettere in regola la badante con presenza notturna, orari di lavoro, salario e regole.

Sempre più importante e sempre più diffuso il ruolo della badante presso le famiglie italiane. Il motivo è semplice. Sale la vita media della popolazione e di conseguenza sono sempre di più gli anziani. Nel frattempo, le famiglie che hanno anziani da assistere, per questioni lavorative necessitano di un soggetto terzo per assistere l’anziano. A maggior ragione se si tratta di un anziano non autosufficiente. Ecco quindi che la figura della badante diventa principale. Ma si tratta di una lavoratrice a tutti gli effetti, con tanto di regole fisse da rispettare e soprattutto con un CCNL di categoria da seguire sia per le regole di assunzione che per il salario da pagare in busta paga.

La badante ha diritto a prendere soldi in più con questi orari di lavoro ma pochi lo sanno

Oggi parliamo di lavoro notturno e di presenza notturna. Se consideriamo che si parla di anziani bisognosi di assistenza, magari non autosufficienti, ecco che anche la presenza notturna viene chiesta alla badante. Ma chi, come lavoro, garantisce anche la sua presenza notturna, come fa la badante convivente, segue regole di orario di lavoro ben prestabilite. E naturalmente stipendio diverso da chi invece non offre questo servizio. Se partiamo dalla considerazione che una badante deve avere quanto meno 11 ore di riposo al giorno consecutive. E se consideriamo che l’anziano da assistere ha bisogno di una badante per 24 ore essendo non autosufficiente, ecco che molte famiglie potrebbero essere costrette ad assumere due badanti, una di giorno ed una di notte. A meno che almeno nel notturno non sia un parente dell’anziano a prestare assistenza o quanto meno a garantire la presenza notturna. E se già costa molto una badante, figuriamoci due.

Orario di lavoro, ferie e permessi

L’orario di lavoro giornaliero per la badante convivente con presenza notturna va dalle 21:00 della sera precedente, alle 08:00 del mattino successivo. L’orario convenzionale su cui vanno versati i contributi nel lavoro domestico e per presenza notturna è di 5 ore. Al lavoratore in presenza notturna non spettano vitto e alloggio e nemmeno i riposi giornalieri. In genere la presenza notturna è stabilita in 5 ore per 6 notti a settimane, anche se capita sovente di trovare contratti di 5 ore a notte per 5 notti a settimana. Mettere sotto contratto una badante per presenza notturna 7 giorni su 7 non è lecito. Alla badante infatti deve essere concessa una notte di riposo a settimana. Non tutti lo sanno, ma anche solo per presenza notturna alla badante spetta comunque la tredicesima, così come matura i classici 26 giorni di ferie all’anno dopo 12 mesi consecutivi di servizio presso lo stesso datore di lavoro. E con retribuzione pari a 1/26 della retribuzione globale di fatto. Lo stesso che deve essere pagato in più alla badante nel caso in cui la presenza notturna ricade in un fetivo.