Quello che molti si chiedono in questo momento è come sarà strutturata la nuova misura flessibile che il governo inserirà nel 2023 al posto della quota 102.
Ovviamente non ci è dato sapere ancora nulla visto che la misura è ancora allo studio e non è stato deciso ancora quale sarà a modalità prescelta per permettere l’anticipo.
Ma qualche cosa si può prevedere.
Nuova quota 41 e lavoro dopo la pensione
Partiamo dal presupposto che qualsiasi sia la misura che verrà scelta nascerà da una modifica della quota 102. E proprio per questo, con tutta probabilità erediterà anche paletti e limiti che la quota 102 prevede.
E molto probabilmente vieterà il cumulo del reddito della pensione con quello da lavoro. Ma fino a quando? Fino al compimento dei 67 anni come la quota 100 e la quota 102? Oppure fino all’ipotetico raggiungimento dei requisiti contributivi necessari per accedere alla pensione anticipata ordinaria, come oggi prevede la quota 41 per lavoratori precoci?
Ovviamente non si sa. E non si potrà sapere fino a quando non trapeleranno maggiori informazioni sulla misura o fino alla pubblicazione delle prime bozze della legge di Bilancio che non dovrebbero tardare, poi, ancora per molto.