Con soli 60 mesi di contributi versati si può andare in pensione, ma con pensioni posticipate e non anticipate. Con soli 60 mesi di contributi versati si può andare in pensione, ma con pensioni posticipate e non anticipate.

La pensione a 62, 63 o 64 anni, ecco chi può farcela e con che requisiti

Ecco le vie di uscita dal mondo del lavoro a 62, 63 o 64 anni nel 2025, la pensione e i requisiti.

Anche se l’età pensionabile è fissata a 67 anni non è detto che i contribuenti debbano aspettare questa età per poter andare in pensione. Nel 2025 infatti saranno diverse le opportunità di pensionamento anche ad età nettamente più basse rispetto ai 67 anni. E infatti si potrà andare in pensione a 62, 63 o 64 anni e con diverse misure. Ecco quali saranno quelle più favorevoli per i pensionati, come permette la normativa in vigore oggi.

La pensione a 62, 63 o 64 anni, ecco chi può farcela e con che requisiti

A 62 anni di età si potrà lasciare il lavoro nel 2025 grazie alla quota 103. Certo parliamo di una misura che ha diverse controindicazioni. Perché non può superare quattro volte il trattamento minimo. Perché è uno strumento che ha un trattamento calcolato come il sistema contributivo e prevede il divieto di cumulare i redditi della pensione con i redditi del lavoro. Al netto di tutto questo però è evidente che si tratta di una misura che per il solo fatto che permette uscite dai 62 anni di età può essere molto appetibile. Infatti bastano 62 anni di età e 41 anni di contributi versati per poter accedere alla pensione con quota 103.

Come lasciare il lavoro a 63 anni e 5 mesi di età nel 2025?

A 63 anni di età, o meglio, a 63 anni e 5 mesi invece nel 2025 si potrà andare in pensione con l’Ape sociale. La misura consente a chi rientra in determinate categorie di anticipare l’uscita con 30 o 36 anni di contributi versati. L’Ape sociale continua a riguardare soltanto i disoccupati che hanno terminato di percepire interamente la Naspi loro spettante. Oppure continua ad essere appannaggio di invalidi al 74% almeno o di caregiver che da almeno sei mesi convivono con un familiare invalido grave sotto legge 104. Infine sempre l’Ape sociale può essere appannaggio anche di soggetti che svolgono una delle quindici attività di lavoro gravoso previste dalla normativa vigente. La misura anche in questo caso non è esente da limitazioni e problematiche varie. Infatti non può superare 1.500 euro al mese di importo. Prevede anch’essa il divieto di cumulare i redditi della pensione con i redditi del lavoro e non ha tredicesima, trattamenti di famiglia e maggiorazioni. Inoltre è una misura la cui prestazione non si adegua al tasso di inflazione e non è reversibile.

In pensione a 64 anni nel 2025, ma come?

A 64 anni di età invece si potrà uscire con le pensioni anticipate contributive. Parliamo di quella prestazione appannaggio esclusivamente di chi risulta essere un nuovo iscritto perché ha iniziato a versare i contributi dopo il 1995. La pensione anticipata contributiva si prende con almeno 64 anni di età e con almeno 20 anni di contributi versati. L’importo della pensione però non può essere inferiore a tre volte l’assegno sociale valido nell’anno di riferimento e quindi non si può prendere la pensione se non arriva a superare i 1.616 euro al mese essendo pari a 538,69 euro l’assegno sociale 2025. Solo per le donne che hanno avuto dei figli la soglia scende a 2,6 volte in presenza di due o più figli o a 2,8 volte in presenza di un solo figlio.