I motivi che possono spingere qualcuno a voler dire stop al lavoro una volta raggiunta una certa età ma non quella pensionabile utile alla pensione di vecchiaia INPS possono essere davvero tanti. Problemi di salute, fisici o psichici, oppure problemi di famiglia, pesantezza del lavoro. Oppure semplicemente, stanchezza pregressa. Ma se la pensione si centra solo nel 2029, come si fa a dire basta con il lavoro senza rischiare di restare senza sostentamento economico?
La soluzione però c’è ed è quella offerta da una specie di reddito ponte o di accompagnamento alla vera pensione, a partire dai 63 anni e 5 mesi di età. Questo è quello che possono fare quanti completano i requisiti per l’Anticipo Pensionistico Sociale.
Aspettare la pensione vera con un prepensionamento INPS? Non si chiama così, ma è possibile
L’Anticipo Pensionistico Sociale è acronimo di Ape sociale e si può sfruttare a partire dai 63 anni e 5 mesi di età. In pratica, da soggetti che magari solo nel 2029 compiono i loro 67 anni di età. Però bisogna anche avere una dote contributiva di 36 anni per gli addetti ad una delle 15 categorie di attività lavorative gravose. Tali attività però devono essere state svolte per 6 degli ultimi 7 anni di carriera o per 7 degli ultimi 10 anni.
Bastano 30 anni di contributi per caregivers, invalidi a partire dal 74% o disoccupati. Per la persona che assiste un parente disabile grave, richiedente la pensione e disabile devono convivere da almeno 6 mesi. Per i disoccupati bisogna aver perso involontariamente il lavoro ed aver preso tutti i mesi di Naspi spettante.
La pensione nel 2029, nel frattempo fino a 18.000 euro all’anno di anticipo pensionistico
L’Ape sociale non è una pensione vera e propria ma in effetti è un assegno di accompagnamento alla pensione. Si tratta del già citato reddito ponte. Perché accompagna il diretto interessato ai 67 anni, quando bisogna poi presentare per davvero la domanda di pensione di vecchiaia. L’Ape sociale non prevede tredicesima mensilità, trattamenti di famiglia, maggiorazioni sociali e non prevede indicizzazione al tasso di inflazione. Parliamo di una misura che non è reversibile a causa del decesso prematuro del beneficiario e che non permette di arrotondare lo stipendio con un lavoro. L’unica eccezione è il lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro di reddito per anno solare. Ma soprattutto, è una misura che eroga al massimo 1.500 euro al mese, cioè 18.000 euro all’anno su 12 mesi. Ecco che chi ha la pensione di vecchiaia fissata solo nel 2029, perché compirà 67 anni nel 2029, adesso può uscire subito dal lavoro con questo trattamento di accompagnamento alla quiescenza.
