Guida alle pensioni anticipate 2025 per i nati nel 1961, 1962 e 1963 Guida alle pensioni anticipate 2025 per i nati nel 1961, 1962 e 1963

La pensione per i nati nel 1962, 1.500 euro al mese anche ad invalidi e caregivers

Grandi cambiamenti a livello pensionistico non ci saranno nel 2025. Almeno in base a quanto si apprendono adesso riguardo la stesura della nuova manovra finanziaria che il 15 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato

Con la sola conferma delle misure in scadenza alla fine del 2024, cioè dei tre canali di pensionamento anticipato che sono opzione donna, quota 103 e l’Ape sociale, tutto dovrebbe restare confermato anche per il 2025. E soprattutto sull’Ape sociale molti lavoratori sono interessati a questa misura. Si tratta di coloro che completano i requisiti per accedere al pensionamento anticipato nel 2025.

Disoccupati, invalidi, caregiver e addetti ai lavori gravosi sono le platee a cui l’Ape sociale interessa molto. Per invalidi e per soggetti che hanno un invalido in casa a cui prestano assistenza, cioè i caregivers, la misura diventa fondamentale perché escludendo la via di uscita dei precoci con la quota 41, si tratta dell’unico canale di pensionamento che guarda a questo spaccato della società senza distinzioni (opzione donna fa lo stesso, ma solo per le lavoratrici).

La pensione per i nati nel 1962, 1.500 euro al mese anche ad invalidi e caregivers

Andare in pensione con l’Ape sociale sarà possibile anche nel 2025. E serviranno sempre almeno 63 anni e 5 mesi di età come già oggi. Nel 2025 quindi, via libera alla pensione con l’Ape sociale per i nati fino al 1962, ovvero a quanti entro la fine del 2025 completano i 63 anni e i 5 mesi aggiuntivi. Per invalidi e caregivers servono 30 anni di contribuzione.
Parliamo degli invalidi che hanno almeno il 74% di invalidità regolarmente certificata dalle commissioni mediche invalidi civili che fanno capo all’INPS e alle ASL. Quindi, per andare in pensione con l’Ape sociale 2025 come invalidi oltre a rispettare il vincolo anagrafico e il vincolo contributivo l’interessato deve risultare invalido civile in misura pari o superiore al 74%.

Servono 6 mesi di vita insieme tra richiedente la pensione e parente disabile

Anche chi ha a che fare con invalidi in casa può godere dello stesso trattamento anticipato dal punto di vista del pensionamento con l’Ape sociale nel 2025. Età identica e solita contribuzione. Il caregiver, letteralmente colui che assiste un familiare invalido, deve arrivare ad almeno 63 anni e 5 mesi di età e sempre ad almeno 30 anni di versamenti contributivi.

L’invalido da assistere deve essere grave e sotto la legge 104. Inoltre deve essere un parente stretto, ovvero coniuge, figli o genitori. Oppure deve essere un parente o affine entro il secondo grado a condizione che questi parenti o questi affini siano senza coniugi o genitori oppure abbiano coniugi e genitori sopra i 70 anni di età o a loro volta affetti da disabilità certificata e grave.

Attenti però, perché il caregiver deve rispettare il vincolo della convivenza con il disabile. Ci vogliono almeno 6 mesi di precedente convivenza tra richiedente la pensione e invalido a partire a ritroso dalla data di presentazione della domanda di pensione.

Importi, cifre e regole della pensione 2025 per i nati nel 1962


L’Ape sociale continuerà ad essere fruibile anche nel 2025. Ed alla solita maniera. Parliamo sempre di una misura che è un autentico reddito ponte che accompagna l’interessato alla sua pensione di vecchiaia a 67 anni. In pratica, una misura di accompagnamento alla pensione.

A 67 anni di età l’Ape sociale effettivamente decade e i beneficiari dovranno chiedere la pensione di vecchiaia ordinaria all’INPS. La pensione con l’Ape sociale sarà anche nel 2025 fino a massimo 1.500 euro al mese, senza maggiorazioni, integrazioni al trattamento minimo, reversibilità, tredicesima e rivalutazione.