La pensione senza contributi, ecco cosa cambia per l’Assegno Sociale nel 2025 La pensione senza contributi, ecco cosa cambia per l’Assegno Sociale nel 2025

La pensione senza contributi, ecco cosa cambia per l’Assegno Sociale nel 2025

Cosa cambia per l’assegno sociale nel 2025, come cambiano gli importi e cosa cambia dal punto di vista dei requisiti.

La nuova circolare dell’INPS sulla perequazione è stata appena pubblicata sul sito dell’Istituto. Stavolta con considerevole ritardo rispetto alla prassi che si ripete ogni anno, la circolare è la numero 23 del 28 gennaio appena trascorso. Perché parliamo di ritardo? Perché per esempio la stessa circolare nel 2024 fu la numero due uscita il 3 gennaio. E dal momento che è la solita circolare che applica gli aumenti della rivalutazione al tasso di inflazione annuale, è sempre una circolare molto attesa da tutti. Perché conferma che cifre di pensione e di prestazioni o trattamenti i contribuenti percepiranno nel corso del nuovo anno. Ed una variazione in aumento dell’assegno sociale rende la fruizione dello stesso assegno sociale più facile.

La pensione senza contributi, ecco cosa cambia per l’Assegno Sociale nel 2025

Andare in pensione senza contributi o con meno di 20 anni di versamenti, o da contributivi, senza arrivare agli importi soglia delle prestazioni è qualcosa che non si può fare. Ma se le condizioni reddituali di un contribuente o di un contribuente insieme al coniuge se ha un consorte, lo permettono, c’è sempre l’assegno sociale. Una prestazione che non può essere considerata una vera e propria pensione anche se somiglia visto che segue il medesimo meccanismo di pagamento e lo stesso calendario di tutte le altre pensioni.
Si tratta di quella che noi consideriamo la principale prestazione erogata a chi ha compiuto 67 anni di età tra le tante prestazioni assistenziali che ci sono.
Nel 2025 questo assegno sociale sale di importo. Una notizia sicuramente positiva per chi lo deve prendere per la prima volta o per chi lo sta prendendo da tempo. Ma non solo come importo perché c’è anche da considerare che salgono le soglie reddituali da non superare per rientrare tra i beneficiari della misura.

La circolare dell’INPS e i chiarimenti su ciò che si legge

Rinnovo delle pensioni, delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di accompagnamento alla pensione per l’anno 2025, così titola la circolare numero 23/2025 dell’INPS. E nella circolare ecco che emerge il fatto che l’assegno sociale da 534,41 euro al mese passa a 538,69 euro. Oltre 4 euro in più al mese, per un trattamento annuo basato su 13 mensilità pari a 7002,97 euro. Per prendere l’assegno sociale il singolo deve avere un reddito proprio non superiore all’importo annuo dell’assegno sociale, e se ha reddito zero prenderà l’importo pieno di 538,69 euro al mese e 7.002,97 euro all’anno.
Se invece ha un reddito sopra zero ma non superiore a 7.002,97 euro annui, prenderà di assegno sociale la differenza tra questo importo ed il suo reddito. Se ha 5.000 euro di reddito prenderà solo 2.002,97 euro di assegno sociale, e dividendo per 13 questa cifra, si ha l’importo mensile dell’assegno sociale spettante.

Assegno sociale per coniugati, le regole

Per i coniugati le cifre raddoppiano. Il reddito da non superare è pari al doppio dell’assegno sociale, cioè 14.005,94 euro. E fino a 7.002,97 euro di reddito coniugale, si ha diritto all’importo pieno dell’assegno sociale, cioè pari a 538,69 euro al mese. Se invece il reddito è sopra 7.002,97 ma non superiore a 14.005,94, si prende la differenza tra quest’ultima cifra e il reddito della coppia. Se per esempio il reddito è pari a 10.000 euro, l’assegno sociale sarà pari a 4.005,94 euro da dividere per 13 mesi per arrivare all’importo mensile del trattamento.