Chi non arriva alla pensione per la mancanza di un requisito, può comprare quello che manca. Ma comprare la pensione è molto oneroso ed è un scelta che può essere anche molto salata. Ovviamente se manca il requisito anagrafico non si può fare nulla se non attendere che il tempo passi, ma se manca il requisito contributivo è bene sapere che i contributi si possono tranquillamente comprare. Continuando a lavorare il lavoratore accumula altri contributi e, quindi, se ha voglia di aspettare anche il requisito contributivo può essere colmato con il tempo.
Ma c’è chi non ha voglia di attendere e, in questo caso, si può optare per soluzioni alternative. La più scontata appare essere quella di versare contributi volontari ma ci sono due inconvenienti:
- non si possono versare in un’unica soluzione e, quindi, è necessario anche in questo caso che passi del tempo;
- bisogna smettere di lavorare.
Comprare i contributi con la pace contributiva
L’alternativa più vantaggiosa (ma solo in termini di tempo) è rappresentata dalla Pace contributiva. Si tratta di un meccanismo che permette di colmare eventuali vuoti contributivi. Ma anche questa misura prevede dei limiti:
- può essere utilizzata solo da chi ricade interamente nel sistema contributivo (ovvero chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995);
- i vuoti contributivi si devono posizionare tra l’anno del primo versamento e il 31 dicembre 2023 (di fatto i vuoti prima dell’inizio dei versamenti non si possono colmare);
- la misura consente di recuperare un massimo di 5 anni di contributi.
Ricapitolando, quindi, la Pace contributiva consente di recuperare vuoti contributivi per chi ricade nel sistema contributivo puro nella misura massima di 5 anni e solo se i vuoti si collocano tra due periodi contributivi versati.
Essendo una misura riproposta, va sottolineato che possono utilizzarla anche coloro che l’hanno già usata nella precedente versione.
Quanto costa la pace contributiva? Il costo della pace contributiva è proporzionale all’ultimo stipendio e varia in base alla gestione previdenziale di appartenenza. Se un lavoratore ha uno stipendio di 30.000 euro comprare un anno di contributi gli costa 10.000 euro.
Comprare i contributi con il riscatto
Visto che, come abbiamo detto, i contributi volontari richiedono molto tempo (un tempo pari ai contributi mancanti) l’alternativa alla Pace contributiva può essere rappresentata dal riscatto dei contributi a pagamento.
Sono riscattabili i periodi di lavoro per i quali non è stata versata la contribuzione e questa non può più essere versata per il decorso della prescrizione. Si può, infatti, riscattare il periodo di studi universitari che hanno portato alla Laurea. In questo caso il riscatto oneroso è consentito solo per la durata legale del corso di studi, ma non per i periodi fuori corso.
Si possono riscattare:
- i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
- i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
- i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
- i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
- i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge.
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