La pensione a 62 anni è una opportunità che almeno fino al 31 dicembre 2023 alcuni lavoratori potranno sfruttare. Una misura infatti lo consente, anche se con requisiti piuttosto pesanti da raggiungere, ma non impossibili. In pensione a 62 anni infatti può essere un obbiettivo raggiungibile con la quota 103. Ecco come e quale è il paletto che pochi considerano.
In pensione subito, l’età è dai 62 anni
Come andare in pensione con quota 103 può sembrare una cosa conosciuta a tutti, ma dentro la misura ci sono delle particolarità che vanno meglio approfondite. Perché è vero che a 62 anni la pensione potrebbe essere garantita da questa eventualità. Ma è altrettanto vero che se non si rispettano tutti i requisiti, anche quelli meno noti, la pensione rischia di rimanere un miraggio.
Quali sono i requisiti per la quota 103 è una cosa semplice da chiarire. Infatti basta raggiungere almeno i 62 anni di età e raggiungere almeno i 41 anni di contributi versati. E la pensione anticipata con questa misura è garantita. Ma bisogna capire che genere di contribuzione serve.
Quali contributi per la quota 103?
Per la quota 103 la contribuzione utile che rientra nei 41 anni necessari è sempre quella a qualsiasi titolo versata. Quindi, contributi figurativi, da riscatto e volontari per esempio, rientrano tranquillamente. Ma vige un limite alla contribuzione figurativa derivante, nello specifico, da malattia indennizzata INPS o disoccupazione.
Perché 35 anni di contributi per la quota 103 devono essere effettivi da lavoro. Pertanto non ci devono essere più di 6 anni di contributi da disoccupazione o malattia. Oppure, ce ne possono essere di più, ma senza andare ad influire sui 35 anni che devono essere effettivi.
Esempi pratici di pensione con quota 103
In sostanza, questi contributi valgono per il calcolo dell’assegno previdenziale ma non per il diritto alla misura per quanti non rispettano il paletto dei 35 anni prima citati. Un esempio chiarirà meglio il tutto. Prendiamo ad esempio due lavoratori, entrambi con 42 anni di contributi maturati.
Per entrambi al compimento dei 62 anni di età c’è la possibilità della quota 103. Il primo ha 35 anni effettivi da lavoro e 7 anni di contributi figurativi da malattia o disoccupazione. Ilo secondo invece 34 anni di contributi e 8 anni di figurativi di quella specie. Il primo andrà in pensione e la sua pensione sarà calcolata per tutti i 42 anni di versamenti. il secondo invece no.