Per chi ha scelto la rate del mutuo a tasso variabile questo, sicuramente, non è un buon momento. Il costo del denaro aumenta e con esso anche i tassi dei mutui. E continueranno ad aumentare fino a quando la BCE non deciderà di cambiare rotta. Cosa che al momento non sembra essere all’orizzonte.
In media l’aumento dei tassi comporta un esborso maggiore per le famiglie di circa 50 euro al mese, 600 euro l’anno. Ma non si è costretti a sottostare questi aumenti e si può decidere di rinegoziare il mutuo con la stessa banca che lo ha erogato, se questa è disposta a offrire condizioni migliori.
O a ricorrere alla surroga, trasferendolo presso un’altra banca se offre condizioni più vantaggiose.
Surroga o rinegoziazione, cosa conviene?
A prima vista la soluzione più vantaggiosa sembra essere quella della rinegoziazione visto che non comporta ulteriori spese. Non serve rivolgersi nuovamente ad un notaio e non ci sono altri costi da sostenere. Ma si deve trovare un accordo con la banca e quest’ultima deve offrire condizioni vantaggiose per il cliente.
Molto spesso ci si riesce, ci sono banche che preferiscono venire incontro al cliente piuttosto che perderlo e vederlo andare verso una concorrente. Altre, invece, restano attaccate al proprio guadagno. Dipende, quindi, dalla banca.
Da tenere presente che con la rinegoziazione non si estingue il mutuo precedente ma si modificano solo le condizioni. Restano inalterate anche le garanzie fornite inizialmente alla banca (eventuale ipoteca, ad esempio).
E se si sceglie la surroga?
Con la surroga si sotituisce il mutuo che già esiste con uno nuovo, presso una altra banca e con condizioni diverse. Ma si rifà tutto da capo. Non dovrebbero esserci spese per questa operazione perchè la Legge Bersani del 2017 prevede che le banche non possano chiedere commissioni per la concessione di un nuovo finanziamento. L’unica spesa dovrebbe essere la tasa di iscrizione della surroga nei Registri immobiliari che ammonta a circa 35 euro.
Ma attenzione, se si è vicini alla fine del piano dell’ammortamento del vecchio mutuo la quota di interessi che si doveva alla banca si sarà, ormai, quasi del tutto pagata e sarà, quindi, un’operazione poco conveniente poichè si partirà da zero con un nuovo piano di ammortamento e con nuovi interessi da sostenere!