Uno strumento moderno per riscaldare la casa è senza alcun dubbio la stufa pirolitica che può essere, tranquillamente utilizzata al posto di quella a pellet visto che il prezzo di quest’ultimo è praticamente triplicato rispetto allo scorso anno. Ma cos’è e come funziona questa tipologia di riscaldamento che ha delle peculiarità che le permettono di essere molto efficiente?
Le nuove soluzioni per scaldarsi
La stufa pirolitica utilizza un metodo antico, la pirolisi, ovvero un processo di termochimica che avviene in assenza di ossigeno che solitamente si utilizza per trasformare la legna in carbone.
Le biomasse contenute nel recipiente della stufa pirolitica sono riscaldate fino a 300/400 gradi centigradi producendo calore, gas e carbone vegetale. Ma anche questi materiali di scarto, a loro volta, rientrano nella combustione. La stufa, infatti, non è dotata di canna fumaria e riutilizzando nella combustione anche il gas aumenta la sua efficienza energetica.
Si tratta di una stufa molto semplice da montare e per chi è esperto di fai da te non servirà neanche l’intervento di un esperto potendo procedere all’installazione in economia. Come combustibili possono essere utilizzati diversi materiali, dalla legna al pellet, dalle noci alle foglie ma anche residui di potatura.
La stufa non richiede lavori di manutenzione o di installazione e da questo lato risulta essere molto economica. E lo è anche nell’utilizzo, visto che riesce a produrre molto calore con bassissimi costi.
Lo vantaggio delle stufe pirolitiche
Queste stufe, però, hanno anche un grande svantaggio. Fino ad ora sono sempre state utilizzate nei camper o per esterni e i modelli per interni, quindi, sono pochi e anche molto costosi. I pressi si aggirano attorno ai 2.000 euro. In ogni caso il loro design molto moderno si integra benissimo sia con l’arredamento che con quello moderno.