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La truffe di Natale più diffuse e come evitarle

Nel periodo di natale proliferano le truffe, ecco le più comuni e come sventarle.

Con l’arrivo delle festività natalizie aumentano gli acquisti online che, soprattutto grazie ai molti sconti proposti per attrarre chi deve comprare, aumenta anche il rischio di incappare in una truffa. Perché bisogna sapere che i cybercriminali durante le festività natalizie aumentano le trappole per truffare i clienti che cercano regali a prezzi più bassi.

Il tallone di Achille di chi acquista in questo periodo dell’anno è proprio la caccia all’affare e questo permette ai truffatori di guadagnare con falsi siti, email phishing e annunci ingannevoli. Vediamo come evitare di incappare nelle truffe che, soprattutto a dicembre sono all’ordine del giorno.

Attenzione alla fretta

I truffatori approfittano della fretta dei clienti e della loro distrazione per sottrarre sia soldi che informazioni preziose. In questo periodo ci sono truffe che si ripetono anno dopo anno e proprio per questo motivo sono conosciute e si possono evitare.

La prima truffa che ogni anno si ripete a ridosso di Natale è quella di beneficenza: in questo periodo tutti tendono a essere più buoni e più generosi ed ecco, quindi, che i truffatori ne approfittano fingendosi membri di organizzazioni no profit che raccolgono fondi. Ovviamente i fondi non arriveranno mai agli enti di beneficenza ma resteranno nelle tasche dei truffatori.

I contatti possono avvenire via sms, via mail e anche attraverso siti web che assomigliano in modo impressionante a quelli delle associazioni umanitarie. Bisogna, quindi, fare molta attenzione a chi si decide di donare i propri soldi.

La corsa ai regali può “fregare” chiunque

Il periodo natalizio è legato ai regali e al fatto che moltissimi aspettano l’ultimo momento per comprarli. Il rischio che si corre è quello di incappare in un falso store e nella fretta non prestare la giusta attenzione e non accorgersene. Se si effettua l’acquisto il rischio è quello di perdere soldi e non ricevere il regalo (e magari, visto che è l’ultimo momento, non avere neanche il tempo di comperarlo altrove).

La cosa che dovrebbe far scattare il campanello d’allarme sono i prezzi troppo bassi a cui quasi non si credeva (appunto, era meglio non crederci e tirare dritto).

Un’altra truffa potrebbe celarsi anche nella richiesta di versare spese doganali per sbloccare pacchi.

Attenti a email, whatsapp, telefonate e sms

Molto spesso le insidie più pericolose vengono dalla tecnologia. Tramite telefonate, sms, app di messaggistica o via email i truffatori possono contattare la vittima fingendosi uno store (Amazon ad esempio, chi non compra da Amazon un regalo almeno?), le Poste o il corriere adducendo la scusa di un blocco del pacco o della carta di credito.

In ogni caso l’invito per il malcapitato è quello di chiamare un numero fornito o cliccare su un link: questi messaggi sono creati ad arte e con l’unico scopo di carpire informazioni sensibili, come quelle del proprio conto in banca.

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