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Le 5 pensioni di vecchiaia del 2025, vediamo i diversi requisiti

Non un solo modo per andare in pensione di vecchiaia, ma ne esistono addirittura cinque, vediamo quali sono e che requisiti necessitano.

Non ci sono grandi cambiamenti in ambito previdenziale apportati dalla Legge di Bilancio. Proprio per questo per lasciare il mondo del lavoro è necessario guardare alle misure già in vigore anche quest’anno. Non tutti sanno, però, che esistono 5 diverse pensioni di vecchiaia e che ognuna richiede diversi requisiti di accesso.

Quando si parla di pensione di vecchiaia si è portati a pensare che ne esista solo una, quella a 67 anni che richiede di aver versato 20 anni di contributi almeno. Ma non è così. Questa è solo la pensione di vecchiaia ordinaria, quella prevista per la generalità dei lavoratori e contemplata dalla Legge Fornero. Esistono, oltre alla pensione di vecchiaia ordinaria altre quattro tipologie di pensione di vecchiaia, scopriamo quali sono e che requisiti richiedono.

Pensione di vecchiaia contributiva a 67 anni

Per i lavoratori che hanno versato tutti i propri contributi nel sistema contributivo (a partire dal 1996 o con computo in Gestione Separata) accedono alla pensione con le tre pensioni di vecchiaia previste dalla Legge Dini. La prima è quella a 67, molto simile alla pensione di vecchiaia ordinaria, con un’unica differenza, invece di due requisiti ne richiede tre, ovvero:

  • aver compiuto almeno 67 anni di età;
  • aver versato almeno 20 anni di contributi;
  • che l’assegno di pensione spettante abbia almeno l’importo dell’assegno sociale (534,41 euro nel 2024, ma il requisito è soggetto a rivalutazione annuale).

Pensione di vecchiaia a 71 anni

La Legge Dini prevede la pensione di vecchiaia che richiede il minor numero di anni di contributi per l’accesso. Si tratta di una misura pensata esclusivamente per chi nella propria vita non ha avuto carriere molto lunghe e per chi, avendo versato anche 20 anni di contributi a 67 anni non ha diritto di accesso alla pensione di vecchiaia a causa dell’importo dell’assegno.

La pensione a 71 anni richiede solo 3 requisiti:

  • che tutti i contributi siano ne sistema contributivo;
  • aver compiuto i 71 anni;
  • aver versato almeno 5 anni di contributi.

Pensione di vecchiaia a 64 anni

Anche se quasi da tutti questa pensione viene scambiata per una pensione anticipata, si tratta di una pensione di vecchiaia a tutti gli effetti concessa con 3 anni di anticipo. Si tratta del metodo di pensionamento riservato a chi al raggiungimento dei 64 anni ha versato almeno 20 anni di contributi e maturato un assegno di pensione pari a:

  • 3 volte l’assegno sociale Inps per la generalità dei lavoratori (1.603,23 euro);
  • 2,8 volte l’assegno sociale Inps per le mamme con almeno 1 figlio (1.496,34 euro);
  • 2.6 volte l’assegno sociale Inps per le mamme che hanno avuto almeno 2 figli (1.389,46 euro).

Pensione di vecchiaia per invalidi

Solo per i lavoratori invalidi del settore privato è possibile accedere alla pensione con un grosso anticipo. Serve, per poterne fruire, una invalidità pensionabile dell’80% almeno e:

  • almeno 56 anni di età per le donne;
  • almeno 61 anni di età per gli uomini;
  • almeno 20 anni di contributi versati (ma se si rientra nelle deroghe Amato ne bastano anche 15 di anni di contributi).

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