Ad oggi se c’è una certezza per quanto riguarda il sistema previdenziale è che si tratta di un sistema ancora legato alla legge Fornero. Il superamento della legge Fornero tanto pubblicizzato e promosso dalla maggioranza del governo non ha visto i natali nella legge di Bilancio. Niente da fare per la quota 41 per tutti e pure niente flessibilità in uscita o nuove misure di pensionamento anticipato. Però la manovra introduce alcune novità in materia pensionistica. Prima di tutto è lecito considerare novità le proroghe di alcune misure la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre 2024. E per chi è nato nel 1963. aumentano le opportunità di pensione. Il soggetto che nel 2025 compie 62 anni di età ha dei canali di pensionamento da sfruttare. Con una novità rispetto al 2024. Gli importi della prestazione sono leggermente più alti.
Ecco le novità nella legge di Bilancio 2025 sulle pensioni per i nati nel 1963
Nella legge di Bilancio nessuna riforma delle pensioni. Ma per esempio ecco la conferma della quota 103. Misura che è dedicata nel 2025 a chi compie almeno 62 anni di età. Soggetti che pertanto avranno ancora un canale di pensionamento da sfruttare. Insieme alle proroghe di opzione donna e dell’Ape sociale infatti ecco quella della quota 103. Ed è proprio la quota 103 la misura che nel 2025 permette a chi compie almeno 62 anni di età di andare in pensione.
Le pensioni a 62 anni nel 2025, ecco la via di uscita
Come detto, anche nel 2025 ci saranno lavoratori che potranno sfruttare la quota 103 esattamente come hanno fatto nel 2024 altri lavoratori. Non ci sono novità sui requisiti della misura, ma qualcosa nel 2025 rispetto all’anno precedente cambia lo stesso.
La quota 103 è una misura che ha fatto sempre discutere soprattutto. Prima perché portava a 41 anni la soglia contributiva che per le quota precedenti, come la quota 100 o la quota 102 era fissata a 38 anni. E poi per il restyling del 2024, che ha cambiato le regole di calcolo della prestazione e ritoccato gli importi soglia.
Resta il fatto che anche nel 2025 quindi, i requisiti per la misura resteranno i 62 anni di età come limite minimo richiesto ed i 41 anni di contributi come soglia da rispettare. E sempre con i soliti 35 anni di contributi effettivi, ovvero neutri rispetto ai contributi figurativi da disoccupazione o malattia.
Le pensioni 2025 per i nati nel 1963, importi e requisiti
Come regole di calcolo con la quota 103 la pensione sarà tutta contributiva anche nel 2025. Quindi una pensione che penalizza i lavoratori nella maggioranza dei casi.
Il ricalcolo della prestazione penalizza di più quanti hanno già almeno 18 anni di versamenti al 31 dicembre 1995. E non sono pochi i lavoratori in queste condizioni. Lavoratori che avrebbero diritto ad un calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2011 e che invece vengono penalizzati da un calcolo completamente contributivo della prestazione. Con ricadute anche del 30% come importo della pensione.
Come nel 2024 anche nel 2025 la quota 103 ha un limite di importo massimo da non superare. Infatti la prestazione, a prescindere da ciò che esce fuori dalla liquidazione della prestazione da parte dell’INPS in base all’ammontare dei contributi versati dall’interessato, non può superare 4 volte il trattamento minimo.
Nel 2024 il trattamento minimo era pari a 598,61 euro al mese, e quindi la pensione di quota 103 nel 2024 non poteva superare 2.394,44 euro. Nel 2025 il trattamento minimo è salito a 603,40 euro al mese. Questo significa che anche il limite massimo di pensione da prendere con la quota 103 sale. Infatti si sale come logica vuole a 2.413,60 euro al mese. Aumenta ciò che si può prendere, ma restano tutte le cose dette in negativo sulla misura naturalmente.