Molti disabili vorrebbero richiedere la legge 104 per i molti benefici che prevede a livello lavorativo, fiscale e previdenziale. Ma non tutte le malattie danno diritto al riconoscimento della legge 104. Da premettere, infatti, che la legge 104, a differenza dell’invalidità civile, viene riconosciuta sulla base dell’handicap che la patologia comporta.
Legge 104 e patologie
Il riconoscimento della legge 104, in ogni caso, ed è bene sottolinearlo subito, non è automatico ma condizionato all’handicap che la patologia in questione provoca nel soggetto (ovvero alla riduzione della capacità di relazionarsi e di apprendere). In linea di massima, però, ci si riferisce alle tabelle che portano al riconoscimento dell’invalidità civile.
Dopo il riconoscimento dell’invalidità civile, poi, è necessario presentare domanda per il riconoscimento della legge 104 in base all’handicap.
L’invalidità civile fa riferimento a precise tabelle ministeriali che fanno riferimento a quanto quell’infermità incide sulla riduzione della capacità lavorativa. Ad ogni patologia è associata, quindi, una predeterminata percentuale di invalidità.
Vediamo nel dettaglio le patologie e la percentuale di invalidità che determinano.
PATOLOGIE APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
Circa le patologie dell’apparato cardiocircolatorio, le malattie a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
– aritmie gravi: invalidità dal 71 all’80%;
– aritmie gravissime: invalidità dall’81 al 100%;
– coronaropatia grave: invalidità dal 71 all’80%;
– coronaropatia gravissima sino a allettamento o s. ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
– miocardiopatie con insufficienza cardiaca grave: invalidità dal 71 all’80%;
– miocardiopatie con insufficienza cardiaca gravissima sino a allettamento o s. ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
– trapianto cardiaco complicato: invalidità dal 61 al 100%;
– valvulopatie di grado severo: invalidità dal 71 all’80%;
– valvulopatie di grado severo scompensate: invalidità dall’81 al 100%;
– difetto interatriale (dia) – stadio IV- dia di grado severo. gravi esiti di chiusura di dia. Inoperabile: invalidità dal 71 al 100%;
– difetto interventricolare (div) stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
– difetto interventricolare (div) stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
– pervietà del dotto arterioso stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
– pervietà del dotto arterioso stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
– pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
– pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
– cardiopatia ipertensiva con impegno cardiaco di grado severo: invalidità dal 71 all’80%;
– cardiopatia ipertensiva scompensata: invalidità dall’81 al 100%;
– trapianto di cuore e polmoni complicato: le complicanze vanno valutate come descritto nei relativi capitoli. la percentuale ottenuta va considerata in concorrenza con la valutazione di base del trapianto cuore -polmoni: invalidità dal 71 al 100%;
– aneurisma dell’aorta toracica o addominale – stadio V: invalidità dal 71 all’80%;
– arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche: invalidità dal 71 all’80%;
– arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche estese o gangrena: invalidità dall’81 al 100%.
PATOLOGIE APPARATO RESPIRATORIO
Circa le patologie dell’apparato respiratorio, le malattie a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
– bpc asmatiche gravi (FEV1 O PEF pari al 31-40%; ove disponibile, variabilità circadiana > 30%; PaO2 55-60 mmHg ): invalidità dal 71 all’80%;
– bpc asmatiche severe (FEV1 O PEF inferiore al 30%; ove disponibile, variabilità circadiana > 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die): invalidità dall’81 al 90%;
– bpc asmatiche severe (FEV1 O PEF inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die) ): invalidità al 100%;
– bpc ostruttive gravi (FEV1/FVC < 70 e FEV1 pari al 31-40% ; PaO2 = 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
– bpc ostruttive severe (FEV1/FVC < 70 e FEV1 inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die):invalidità dall’81 al 90%;
– bpc ostruttive severe (FEV1/FVC < 70 e FEV1 inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
– bpc restrittive gravi (FVC pari al 31- 40%; PaO2 55-60 mmHg ): invalidità dal 71 all’80%;
– bpc restrittive severe (FVC inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die):invalidità dall’81 al 90%;
– bpc restrittive severe (FVC inferiore al 30% ; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
– interstiziopatie gravi (FVC pari al 31- 40% e/o DLCO pari al 31-40%; PaO2 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
– interstiziopatie severe (FVC inferiore al 30% e/o DLCO inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die):invalidità dall’81 al 90%;
– interstiziopatie severe (FVC inferiore al 30% e/o DLCO inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die) ): invalidità al 100%;
– trapianto di polmone complicato: invalidità dal 71 al 100%.
PATOLOGIE APPARATO DIGERENTE
Circa le patologie dell’apparato digerente, le malattie a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
– stenosi esofagea con disfagia costante alimentazione solo liquida; necessità di dilatazioni frequenti (iv classe bmi < 16): invalidità dal 71 all’80%;
– stenosi esofagea con ostruzione serrata che richiede una gastro/entero-stomia (peg) (classe V): invalidità al 100%;
– cirrosi epatica classe B di childpugh (punteggio 7-9): invalidità dal 61 all’80%;
– cirrosi epatica classe C di childpugh (punteggio >9): invalidità dall’81 al 100%;
– trapianto di fegato complicato: invalidità dal 61 al 100%;
– trapianto di intestino complicato: invalidità dal 61 al 100%;
– sindrome da malassorbimento enterogeno da patologia pancreatica o intestinale stenotica e/o infiammatoria e/o da resezione (iv classe bmi < 16): invalidità dal 61 all’80%;
– malattie infiammatorie croniche intestinali (III e IV classe): invalidità dal 61 al 100%.
PATOLOGIE APPARATO URINARIO
Circa le patologie dell’apparato urinario, quelle a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
– insufficienza renale cronica con clearance della creatinina/vfg < 15 ml/min o insufficienza renale terminale in dialisi peritoneale (stadio V): invalidità dal 71 all’80%;
– insufficienza renale terminale in emodialisi trisettimanale ovvero in dialisi peritoneale con scarsa tolleranza terapeutica: invalidità dall’81 al 90%;
– i.r. terminale in emodialisi trisettimanale complicata da cardiopatia ischemico ipertensiva e/o cardiomiopatia e/o ipotensione grave e/o neuropatia e/o osteodistrofia e/o anemia grave e/o sindrome emorragica: invalidità al 100%;
– trapianto renale con complicanze: invalidità dal 51 al 100%.
PATOLOGIE APPARATO ENDOCRINO
Circa le infermità dell’apparato endocrino, quelle a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
– diabete mellito in buon compenso con complicanze di grado moderato: invalidità dal 61 al 70%
- diabete mellito in mediocre compenso con complicanze moderate: invalidità dal 71 al 80%;
– diabete mellito scompensato con complicanze di grado moderato: invalidità dal 81 al 90%;
- diabete mellito con complicanze gravi: invalidità dal 91 al 100%;
– acromegalia con complicanze (ai fini della valutazione complessiva, la percentuale ottenuta per l’analisi delle complicanze va considerata in concorrenza con la valutazione di base dell’acromegalia): invalidità dal 21 al 100%;
– sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
– panipopituitarismo anteriore in non completo controllo terapeutico (con valutazione complessiva degli ulteriori deficit): invalidità dal 21 al 70%;
– insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%.
PATOLOGIE APPARATO OSTEOARTICOLARE E LOCOMOTORE
Circa le patologie dell’apparato osteoarticolare e locomotore, le più gravi sono:
– agenesia completa bilaterale degli arti superiori: invalidità fissa al 100%;
– amputazione o perdita delle due mani non protesizzabile (tutte le perdite o amputazioni superiori bilaterali vengono assimilate): invalidità fissa al 100%;
– amputazione o perdita delle due mani con protesi funzionale: invalidità fissa al 90%;
– amputazione bilaterale di coscia, a prescindere dal livello, protesizzabile: invalidità fissa all’80%;
– amputazione bilaterale di coscia o gamba non protesizzabile: invalidità fissa al 100%.
PATOLOGIE APPARATO NEUROLOGICO
Circa le patologie dell’apparato neurologico, quelle a cui è connessa una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
– sclerosi multipla EDSS 4-5: invalidità dal 61 all’80%;
– sclerosi multipla EDSS 5,5: invalidità dall’81 al 90%;
– sclerosi multipla EDSS pari o superiore a 6: invalidità del 100%;
– demenza vascolare con cdr 1: invalidità dall’81 al 90%;
– demenza vascolare con cdr 2-5: invalidità del 100%;
– morbo di Alzheimer con cdr 1: invalidità dall’81 al 90%;
– morbo di Alzheimer con cdr 2-5: invalidità del 100%;
– morbo di parkinson – stadio 3 di hy (malattia bilaterale da lieve a moderata; instabilità posturale; fisicamente autonomo): invalidità dal 71 al 90%;
– morbo di parkinson –stadio 4 – 5 di hy (severa disabilità; ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza – obbligato alla sedia a rotelle o costretto a letto, a meno che aiutato) o stadio 3 con gravi effetti collaterali da farmaci antiparkinsoniani: invalidità dal 91% al 100%;
– epilessia con crisi settimanali generalizzate o parziali complesse oppure parziali a frequenza plurisettimanale: invalidità dal 71 al 90%;
– epilessia con crisi plurisettimanali generalizzate o parziali complesse: invalidità dal 91% al 100%;
– emiparesi grave: invalidità dal 71 all’80%;
– emiplegia: invalidità dall’81 al 100%;
– paraparesi con deficit di forza medio: invalidità dal 71 all’80%;
– paraparesi con deficit di forza grave: invalidità dall’81 al 100%;
– paraplegia: invalidità del 100%;
– tetraparesi con deficit di forza medio: invalidità dal 91 al 100%;
– tetraparesi con deficit di forza grave: invalidità del 100%;
– atassia cerebellare con disabilità moderata: invalidità dall’81 al 90%;
– atassia cerebellare con disabilità grave o totale: invalidità del 100%;
– afasia di livello 1 o 0 alla asrs: invalidità dall’81 al 100%;
– mielomeningocele in associazione con deficit radicolari lombosacrali e sfinteriali: invalidità dall’81 al 100%;
– mielomeningocele associato a arnold-chiari di tipo ii e/o idrocefalo: invalidità del 100%;
– sindrome della cauda equina completa con disturbi sfinterici e anestesia a sella: invalidità dal 71 all’80%;
– miopatie con ipostenia prossimale grado 4 mdrs: invalidità dal 71 all’80%;
– miopatie con grave astenia prossimale grado 5 mdrs: invalidità dal 91 al 100%;
– distrofia di duchenne: invalidità del 100%.
PATOLOGIE PSICHICHE
Circa le patologie psichiche, quelle connesse ad una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
– disturbo amnesico persistente indotto da sostanze (tipo korsakoff): invalidità in misura fissa del 100%;
– schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità in misura fissa del 75%;
– schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
– schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità in misura fissa del 75%;
– schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità in misura fissa del 100%;
– disturbo schizoaffettivo (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità in misura fissa del 100%;
– depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
– depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità fissa del 100%;
– disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
– disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità in misura fissa del 100%;
– disturbo bipolare II e disturbo bipolare sai (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità in misura fissa del 75%;
– disturbi deliranti (paranoia, parafrenia, delirio condiviso, altri): invalidità del in misura fissa 75%;
– anoressia nervosa (tab. d, deficit grave): invalidità dal 75 al 100%;
– ritardo mentale di media gravità (q.i.: da 35-40 a 50): invalidità dal 61 all’80%;
– ritardo mentale grave e profondo (q.i.: < 35-40): invalidità in misura fissa del 100%.
PATOLOGIE UDITIVE
Per quanto riguarda le patologie uditive, quella considerata più grave è:
– sordità da perdita uditiva grave bilaterale, con evidenti fonologopatie audiogene, cui consegue un’invalidità in percentuale fissa dell’80%.
PATOLOGIE APPARATO VISIVO
Le più gravi sono:
– ipovisione grave (campo visivo residuo tra 29 e 10%): invalidità in percentuale fissa del 60%;
– cecità parziale (campo visivo residuo tra 9 e 3%): invalidità in percentuale fissa dell’80%;
– cecità assoluta (campo visivo residuo minore del 3%): invalidità in percentuale fissa del 100%.
PATOLOGIE APPARATO FISIOGNOMICO
Le più gravi sono:
– perdita subtotale o totale delle labbra, invalidità del 25%;
– scalpo totale, con invalidità del 25%.
PATOLOGIE APPARATO STOMATOGNATICO
Le più gravi sono:
– cheilognatopalatoschisi non corretta (gola lupina): invalidità all’80%.
– amputazioni della lingua subtotaletotale comprensiva dei deficit funzionali di fonazione, masticazione e deglutizione: invalidità al 70%.
PATOLOGIE APPARATO FONATORIO
Le più gravi sono:
– laringectomia totale: percentuale fissa pari al 70% d’invalidità;
– laringectomia totale con tracheostomia: percentuale fissa pari all’80% d’invalidità.
PATOLOGIE APPARATO RIPRODUTTIVO FEMMINILE
Si tratta di lesioni che spesso generano un complesso di disturbi che si ripercuotono sulla vita di relazione.
Le più gravi sono:
– salpingovariectomia bilaterale in epoca prepuberale: invalidità al 40%;
– isterectomia radicale in epoca prepuberale: invalidità al 40%.
PATOLOGIE APPARATO RIPRODUTTIVO MASCHILE
– castrazione in età prepubere: invalidità al 40%;
– evirazione completa in età prepubere: invalidità al 50%.
PATOLOGIE CONGENITE, EMATOLOGICHE, REUMATICHE, NEOPLASTICHE E RARE
Le patologie congenite più gravi sono:
– fibrosi cistica con manifestazioni conclamate di malattia: invalidità dal 41 al 100%;
– osteogenesi imperfetta forme gravi con fratture frequenti e deformità plurisegmentarie: invalidità dal 51 al 100%;
– sindrome di down, di patau, di edward, trisomia 9, monosomia 5p o sindrome del “cri du chat”, oloprosencefalia alobare o semilobare: 100% d’invalidità.
Le malattie rare più gravi sono:
– sindrome di cornelia de lange con ritardo mentale lieve / anomalie morfologiche / anomalie degli organi interni: invalidità dal 71 al 90%;
– sindrome di cornelia de lange con ritardo mentale moderato-grave / anomalie morfologiche / anomalie degli organi interni: invalidità in misura fissa al 100%;
– malattia di wilson complicata: invalidità dal 21 al 100%;
– emocromatosi ereditaria omozigote complicata: invalidità dal 31 al 100%.
Si noti che ai fini della valutazione complessiva, la percentuale ottenuta dall’analisi delle complicanze (che possono essere epatiche, neurologiche o psichiatriche) va considerata in concorrenza con la valutazione di base della malattia.
Ancora:
– malattia di huntington con gravi disturbi motori e/o demenza: invalidità in misura fissa al 100%;
– sindrome di alport complicata: invalidità dal 21 al 100%;
– adrenoleucodistrofia ad esordio tardivo, con prevalente compromissione neurologica periferica , di grado medio (paraparesi spastica, disfunzioni urinarie e sessuali) in presenza o meno di insufficienza surrenalica: invalidità dall’81 al 90%;
– adrenoleucodistrofia ad esordio tardivo, con compromissione neurologica periferica avanzata e/o centrale (paraplegia, incontinenza anche doppia, demenza): invalidità al 100%;
– adrenoleucodistrofia ad esordio infantile: invalidità al 100%;
– sclerosi tuberosa complicata (ai fini della valutazione complessiva la percentuale ottenuta dall’analisi delle complicanze, che possono essere epilessia, ritardo mentale, compromissione d’organo, va considerata in concorrenza con la valutazione di base della malattia): invalidità dal 35 al 100%;
– malattia di behcet complicata (ai fini della valutazione complessiva la percentuale ottenuta dall’analisi delle complicanze, che possono essere articolari, oculari, vascolari, organi interni, sistema nervoso, va considerata in concorrenza con la valutazione di base della malattia): invalidità dal 21 al 100%.
Le neoplasie danno luogo ad un’invalidità che va dal 21 al 100%, a seconda dello stadio di gravità. Con riferimento, poi, ai pazienti che sono in chemioterapia può essere riconosciuto un assegno di accompagnamento, anche se tale riconoscimento non è automatico.
Ecco alcuni esempi di neoplasie cui consegue una percentuale d’invalidità variabile in base allo stadio e agli esiti della terapia:
– fegato epatocarcinoma: invalidità dall’81 al 100%;
– pancreas carcinoma: invalidità dal 91 al 100%.