I contribuenti che non hanno provveduto ad aggiornare i dati catastali dopo una ristrutturazione con il superbonus, sono a rischio di ricevere una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. Le lettere sono destinate a coloro che hanno ristrutturato gli immobili con contributi statali senza provvedere ad aggiornare i dati catastali, ma la compliance avviene in due fasi. A confermarlo il sottosegretario Lucia Albano che ha affermato che ora si sta mettendo in atto la prima fase.
Lettera Agenzia delle Entrate, la prima fase
In questa prima fase le comunicazioni saranno rivolte soltanto ai proprietari di immobili che non hanno rendita catastale o ce l’hanno di entità modesta. Una rendita catastale nulla o molto basta a fronte di costi di ristrutturazione abbastanza importanti, infatti, fa presupporre che c’è qualcosa che non va.
La rendita catastale, ricordiamo, è determinante per la tassazione diretta e l’applicazione dell’Imu.
Per attuare i commi 86 e 87 della Legge di Bilancio 2024, l’Agenzia delle Entrate lo scorso febbraio, con apposito provvedimento, ha definito:
- la modalità di consegna delle missive;
- il contenuto.
Le lettere di compliance sono indirizzate a tutti coloro che non hanno provveduto ad aggiornare i dati catastali per gli immobili ristrutturati con il superbonus al 110%. Ma bisogna fare attenzione perché l’obbligo di aggiornamento vige anche per coloro che hanno ristrutturato gli immobili con altre tipologie di bonus (ristrutturazione, ecobonus, barriere architettoniche, sismabonus ecc…) se ne ricorrono i presupposti.
L’adempimento spontaneo
Il provvedimento delle Entrate indica, quindi, le modalità di invio della comunicazione ai contribuenti nel caso non risulti presentata la dichiarazione di variazione catastale. I primi contribuenti che riceveranno la lettera, come detto, quelli con immobili che hanno rendita catastale nulla o bassa e che hanno fruito di sconto in fattura o cessione del credito.
Incrociando i dati, infatti, non è difficile reperire queste informazioni per il Fisco visto che nella lettera per esercitare l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura è stato necessario indicare il numero identificativo catastale dell’immobile.. L’Agenzia delle Entrate, come detto, procederà per prima cosa a contattare i contribuenti che hanno eseguito interventi corposi e costosi e che rispetto ai costi sostenuti possiedo unità immobiliari prive di rendita o con rendita bassissima rispetto all’onere sostenuto per la ristrutturazione.
La lettera di compliance può essere inviata a mezzo Pec o a mezzo raccomandata presso l’indirizzo di residenza del contribuente. La stessa, in ogni caso, potrà essere reperita anche nel cassetto fiscale del contribuente. Nella comunicazione saranno riportate le informazioni essenziali per verificare la correttezza dei dati che l’amministrazione finanziaria possiede (codice fiscale, cognome, nome, numero di identificativo catastale indicato nella comunicazione di esercizio dell’opzione di sconto in fattura o cessione del credito).