Ecco perché i beneficiari della legge 104 devono conservare gli scontrini degli acquisti Ecco perché i beneficiari della legge 104 devono conservare gli scontrini degli acquisti

L’INPS pagherà fino a 3.827 euro al mese a chi assiste un familiare invalido con Legge 104

Massimale indennità e contributi per il caregiver che assiste per due anni il familiare convivente con Legge 104.

Con la rivalutazione dello 0,8% del 2025 non aumentano solo le pensioni, ma anche tutte le altre prestazioni erogate dall’Inps. Con un messaggio apposito l’istituto ha comunicato gli aggiornamenti delle indennità spettanti e il massimale contributivo per chi fruisce del congedo straordinario retribuito per un familiare convivente con articolo 3, comma 3 della Legge 104.

Aumenta il congedo straordinario

Il congedo straordinario è un periodo di assenza retribuita dal lavoro che viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti in caso di richiesta per assistere un familiare convivente con handicap grave ai sensi della Legge 104.

Inizialmente il congedo era riconosciuto solo ai genitori che assistevano i figli, poi è stato esteso anche ad altri familiari, come coniugi, fratelli, sorelle e genitori.

Il congedo è una misura determinante per chi assiste un familiare disabile perché, nella necessità di un’assistenza continuativa permette non solo di conservare il posto di lavoro e la mansione svolta, ma anche di ricevere per tutta la durata (massimo 24 mesi) un’indennità pari all’ultimo stipendio e la relativa copertura contributiva per non essere penalizzati sulla futura pensione.

Il congedo, però, prevede dei limiti imposti dalla normativa stessa: come abbiamo detto il tempo massimo che è possibile richiedere di congedo retribuito è di 2 anni in tutto l’arco della vita lavorativa e anche il limite massimo che complessivamente possono richiedere tutti gli aventi diritto per ogni disabile.

Massimale indennità e contributi

Come abbiamo detto per chi fruisce del congedo spetta un’indennità pari all’ultimo stipendio e la relativa contribuzione figurativa. I contributi figurativi riconosciuti e l’indennità dal 2011 sono soggetti a rivalutazione annua in base all’inflazione e sulla base degli indici Istat.

Sia l’indennità che i contributi riconosciuti, infatti, sono sottoposti a limiti ben definiti e anche se l’indennità spettante è calcolata sull’ultimo stipendio base, è sottoposta a un limite massimo che non può essere superato.

L’indennità sommata ai contributi figurativi nel 2025 non può superare i 57.038,00 euro annui. A comunicarlo è l’Inps con la circolare numero 26 del 30 gennaio 2025. L’importo menzionato è riferito non solo all’indennità, ma anche ai contributi figurativi spettanti. L’importo in questione, quindi, non è la cifra massima che il caregiver che ottiene il congedo retribuito si vedrà riconoscere, ma si tratta della somma di indennità e contributi (ricordiamo che i contributi si versano in percentuale sulla retribuzione).

DI fatto, quindi, chi nel 2025 fruisce del congedo straordinario retribuito non potrà avere più di 3.827,03 euro al mese sommando quanto versato di contributi figurativi e quanto percepito di indennità dall’Inps. Il limite giornaliero, sempre per il 2025, è fissato in 125,82 euro (ottenuto dividendo 57.038,00 per 1,24 e il risultato per 12).

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