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Lo sai che puoi contestare le bollette di luce e gas troppo salate, ecco come devi fare

Cosa fare di fronte ad una bolletta troppo cara di luce e gas e come contestare l’operato delle compagnie.

Non mancano notizie per lo meno allarmanti di bollette di luce e gas che arrivano con cifre astronomiche. Addirittura una donna qualche giorno fa è stata colpita da una bolletta da 2.500 euro ed ha dichiarato, come molti quotidiani hanno riportato, di aver pensato al gesto estremo di farla finita. Ormai è diventato un caso quello delle bollette troppo salate che arrivano come un fulmine a ciel sereno alle famiglie. Molte volte dipende dal fatto che le compagnie nel mercato libero, dopo aver “conquistato” un cliente ed avergli dato una tariffa di favore, a scadenza del contratto agevolato applicano le tariffe più alte che hanno a loro disposizione. Ma le soluzioni per non finire nella disperazione come nel caso di quella signora di cui accennavamo prima, ci sono. Basta sapere come muoversi.

Lo sai che puoi contestare le bollette di luce e gas

Molte famiglie in tutta Italia lamentano bollette elevate come mai prima d’ora avevano ricevuto. Tutto parte dal fatto che durante l’estate molte compagnie del servizio gas metano hanno rinnovato i contratti ai loro clienti, dopo avergli offerto una tariffa vantaggiosa durante i primi 12 mesi di rapporto. Del rinnovo del contratto con conseguente aumento tariffario, le compagnie dichiarano di aver avvisato via email i clienti, ma non sempre questa cosa è vera. Senza fare distinguo tra compagnie, il caso ha una portata nazionale, con le Associazioni dei Consumatori che sono tempestate di cittadini che chiedono aiuto. Adesso che le bollette riguardano i mesi invernali, ecco che l’aumento dei consumi per via delle temperature si collega con l’aumento delle tariffe, generando bollette elevatissime. Partiamo dal presupposto che il contratto stipulato da un cliente con la compagnia, prevede la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali. Quindi le compagnie non fanno nulla di illecito. Il fatto però è che non tutti sono al corrente dei rischi che si corrono sottoscrivendo un contratto senza segnarsi la data di scadenza della tariffa e senza conoscere le condizioni.

Ecco cosa fare senza cadere nella disperazione

Il cliente deve essere avvisato almeno 90 giorni prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa. Evidente che se ciò non avviene la compagnia ha adottato una pratica, in questo caso, non conforme e potenzialmente contestabile. Prima di disperarsi quindi, meglio studiare il da farsi. Anche perché alcune compagnie di fronte a queste super bollette hanno deciso di dichiararsi immediatamente disponibili a concedere rateizzazioni straordinarie ai clienti. Quasi un’ammissione di colpa. La prima via da sfruttare quindi è la rateizzazione, con la quale si possono spalmare i costi di queste bollette energetiche di rilevante importo. Naturalmente bisogna subito contattare la compagnia, oltre che per chiedere le rate, anche per cambiare tariffa. Perché altrimenti si corre il rischio di trovarsi di nuovo davanti ad una maxi bolletta prima di aver saldato le rate delle precedenti. Ma alcune Associazioni dei Consumatori hanno pure avviato ricorsi. Singoli o sotto forma di class action. Ricorsi che a volte hanno dato i frutti sperati, con contribuenti che hanno ottenuto il rimborso di quanto pagato in eccesso. Molte Associazioni stanno chiedendo alle compagnie di calmierare il costo del metro cubo di gas entro una determinata soglia (90 centesimi pare sia stato proposto). Il problema di fondo però è che non tutti possono pagare e poi presentare ricorso per i rimborsi. E chi non può, non pagando rischia il distacco.