La dichiarazione dei redditi è un adempimento obbligatorio che annualmente si ripete ed a cui sono chiamati i contribuenti che nell’anno precedente a quello in cui si presenta la dichiarazione, hanno prodotto redditi. La dichiarazione dei redditi serve per il versamento dell’Irpef e per effettuare i conguagli fiscali tra imposta a debito o a credito.
Non tutti i contribuenti che nell’anno precedente hanno prodotto redditi sono tenuti a presentare le dichiarazioni reddituali. Infatti esistono numerosi casi di esonero. Vediamoli nello specifico e perché questi esonerati non sono tenuti alla presentazione.
Dichiarazioni dei redditi, chi è tenuto alla presentazione?
Per il 2021 l’anno di imposta, ovvero l’anno di produzione dei redditi è il 2020. Devono presentare le dichiarazioni dei redditi i contribuenti che hanno prodotto redditi nell’anno oggetto della dichiarazione e che naturalmente non rientrano nei casi di esonero che vedremo successivamente.
Non sono mai esonerati i contribuenti obbligati alla tenuta delle scritture contabili e quindi le partite Iva. In questo caso le dichiarazioni vanno prodotte a prescindere che l’anno precedente si sia o meno prodotto reddito.
L’esempio dei titolari di Partita Iva è necessario per sottolineare come l’obbligo della presentazione della dichiarazione dei redditi ha regole diverse a seconda della tipologia di reddito prodotta.
I lavoratori dipendenti che nel corso dell’anno di imposta hanno più di un datore di lavoro, sono sempre tenuti a presentare la dichiarazione reddituale. Questi lavoratori hanno inevitabilmente più di una CU (Certificazione Unica), almeno una per ogni datore di lavoro con cui hanno lavorato nell’anno di riferimento delle dichiarazioni. Questo a condizione che il lavoratore non abbia chiesto al datore di lavoro successivo al primo di effettuare i conguagli fiscali.
Non si è esonerati dalla dichiarazione dei redditi se non si è provveduto a chiedere al datore di lavoro con cui si è finito l’anno lavorativo, di effettuare i conguagli.
I lavoratori dipendenti che hanno ricevuto indennità dall’Inps o da altri Enti previdenziali e assistenziali sono obbligati a presentare la dichiarazione.
Si è obbligati alla presentazione nel caso in cui le detrazioni di imposta riconosciute da uno o da più datori di lavoro, sono o non spettanti interamente o non spettanti in misura parziale. L’obbligo della dichiarazione dei redditi scatta anche nel caso di lavoratori dipendenti che hanno percepito redditi da soggetti non tenuti ad effettuare le ritenute d’acconto.
SI è obbligati anche nel caso in cui il proprio datore di lavoro e sostituto d’imposta non ha trattenuto il contributo di solidarietà. Obbligati anche quei contribuenti che hanno prodotto redditi assoggettati a tassazione separata, quelli con redditi da capitale, quelli con plusvalenze e così via.
Dichiarazioni dei redditi, i soggetti esonerati
Sono esentati dal presentare la dichiarazione dei redditi i contribuenti che nel corso dell’anno di imposta hanno prodotto solo redditi da lavoro dipendente o redditi da pensione (o al massimo con in più solo la casa di abitazione e le relative pertinenze) a condizione che siano stati erogati da un unico sostituto di imposta che oltre ad essere obbligato, ha provveduto ad effettuare il conguaglio. In questo caos però va detto che le relative detrazioni per eventuali carichi di famiglia sono dovute. Non sono dovute invece le addizionali regionale e comunale
Esonerati sono anche i soggetti con rapporti di lavoro sotto forma di CO.CO.CO. Soggetti non tenuti alla presentazione sono anche quelli che hanno solo rendite Inail, delle borse di studio, le pensioni di guerra, le pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, le indennità come l’accompagnamento, gli assegni sociali, i sussidi per disagiati e le pensioni sociali.
Esonero anche per chi ha solo redditi soggetti ad imposta sostitutiva come possono essere gli interessi sui Buoni del Tesoro per esempio. Esonerati anche coloro che hanno solo redditi soggetti a ritenuta alla fonte.
Ci sono poi casi di esonero per importo di reddito o per importo dell’eventuale Irpef dovuta. Per esempio, il contribuente che chiude una dichiarazione dei redditi con una Irpef a debito pari o inferiore a 10,33 euro. Non bisogna presentare la dichiarazione nel caso in cui il soggetto dichiarante ha redditi al di sotto degli 8.000 euro. Oppure chi ha redditi da terreni e fabbricati entro la soglia dei 500 euro di rendita.
Esonerato chi ha solo redditi da lavoro autonomo occasionale entro la soglia dei 4.800 euro annui.
In alternativa alle condizioni sopra elencate, infatti, sono altresì esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi) i contribuenti che possiedono esclusivamente i redditi sotto indicati. Rispettando i limiti di reddito previsti per ogni tipologia reddituale. Per chi ha redditi provenienti da attività sportive dilettantistiche fino a 28.158,28 euro annui non si è tenuti alla dichiarazione.
Sugli immobili va sottolineato che si è esonerati (anche se c’è un reddito da lavoro dipendente o da pensione) a condizione che gli immobili compresi la casa di abitazione, siano non locati e assoggettati ad IMU.