Le detrazioni sono un argomento che tra pochi giorni diventerà il principale di milioni di contribuenti. Per recuperare una parte di alcune spese sostenute nel 2023, oppure per pagare meno IRPEF con la dichiarazione dei redditi, ecco che i contribuenti sono interessati all’elenco delle spese detraibili. Una assai particolare è quella destinata alle attività sportive. Una detrazione che deve essere meglio compresa perché tra franchigie, soggetti su cui si applica e modalità di pagamento delle spese, è piuttosto difficile da comprendere.
Modello 730, ecco chi deve scaricare 210 euro di spese anche se a nome di un familiare
I figli che vanno a svolgere attività sportive presso ASD, strutture riconosciute dallo Stato, palestre o piscine, rappresentano un costo per le famiglie. E con il 730 una parte di quello che è stato speso si può recuperare. Basta che la struttura sia stata pagata con bonifico, carte di credito e qualsiasi altro strumento elettronico e tracciabile di pagamento. Perché per i pagamenti in contanti alla struttura, la detrazione non è ammessa. SI può recuperare il 19% della spesa sostenuta, ma fino alla franchigia massima prevista. Nel 730/2024, così come vanno indicati i redditi prodotti e percepiti nel 2023, vanno indicate le spese dello scorso anno. Quindi gli interessati potranno scaricare le spese per l’attività sportiva dei ragazzi che il genitore ha sostenuto nel 2023.
Oneri detraibili al 19%, come funziona il limite per lo sport dei ragazzi
La spesa detraibile al 19% per le attività sportive dei figli può arrivare al tetto massimo di 39,90 euro. Perché la detrazione massima fruibile sulla somma massima di 210 euro, ma a figlio. Quindi, chi ha due figli che svolgono queste attività sportive, possono scaricare 420 euro, chi ne ha tre 630 euro e così via. I figli su cui è godibile questa detrazione sono quelli tra i 5 ed i 18 anni non ancora compiuti.