Una delle più discusse riforme varate negli ultimi anni è senza dubbio quella del Codice della Strada. Discussa perché sono molti a contestare la rigidità delle novità introdotte e fortemente volute dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Non si può bere nemmeno un calice di vino senza sforare i limiti relativi alla guida in stato di ebbrezza. Usando una frase detta da Vasco Rossi, uno dei contestatori più famosi delle novità introdotte, non si può fumare nemmeno una “canna” tre giorni prima senza incorrere in problemi relativi al divieto di guidare sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Naturalmente ad ogni critica c’è il contraltare delle dichiarazioni di chi invece è favorevole alla riforma. Con Salvini che più tardi di pochi giorni fa ha detto che per esempio nulla è cambiato per la guida in stato di ebbrezza se non l’obbligo di alcolock per chi è recidivo (si tratta del dispositivo che blocca le auto e non le fa mettere in moto se rileva alcol ingerito da parte del guidatore). A prescindere da polemiche di questo genere però, una delle notizie che più ha impaurito è quella dell’uso delle telecamere di videosorveglianza per multare chi supera i limiti di velocità. Una novità che sta facendo molto discutere. Ma siamo sicuri che sia vera?
Multe Codice della Strada da telecamere di videosorveglianza, ecco al verità
Immaginate cosa può succedere se ogni telecamera di videosorveglianza diventa una sorta di autovelox o t-red, cioè strumenti capaci di multare chi viola le leggi del Codice della Strada. Sarebbe un bagno di sangue per gli automobilisti che verrebbero multati alla minima infrazione.
In giro sul web si legge che con la riforma del Codice della Strada sarà possibile utilizzare gli impianti di sorveglianza per accertare le infrazioni stradali. A dire il vero questa cosa è già possibile, solo che l’allarme rosso delle telecamere che diventano autovelox è una falsa notizia. Perché ci sono delle regole ferree che bloccano questa cosa anche se fosse stata inserita nel pacchetto normativo della riforma.
Cosa c’è tra le novità della riforma del Codice della Strada
In effetti è vero che dal 14 dicembre 2024 sono entrate in vigore alcune novità sul Codice della Strada. Ma tra le novità non c’è quella che andrebbe a prevedere che le telecamere di videosorveglianza possano essere usate nei casi di superamento dei limiti di velocità, per comminare sanzioni senza contestazione immediata, cioè senza che sia necessaria la presenza delle Forze dell’Ordine in loco.
Innanzi tutto perché una telecamera di videosorveglianza non è in grado di rilevare la velocità del veicolo. E poi perché come tutti sanno gli autovelox e simili devono essere preventivamente segnalati agli automobilisti.
Ecco quando puoi essere multato da una telecamera di sicurezza
Le casistiche di infrazioni che possono scaturire da una rilevazione tramite telecamera di videosorveglianza sono previste dall’articolo numero 201 comma 5 bis del Codice della Strada. Viene stabilito che le telecamere di sicurezza sono appartenenti agli enti pubblici proprietari o concessionari del tratto stradale e se sono posizionate in autostrada, su una strada extraurbana principale, in corrispondenza di svincoli, imbocchi di gallerie, interruzioni dello spartitraffico o caselli, possono essere usate per multare chi si immette in arterie con veicoli che non possono accedere a quel genere di strada. Oppure possono servire per multare chi fa inversione di marcia dove non è ammessa, chi circola in corsia di emergenza senza necessità o in terza corsia in autostrada con veicoli che non possono usarla o ancora chi elude il pagamento del pedaggio.