La vicenda grida vendetta perché il Comune di Firenze, pescato con le mani nella marmellata di legalità della sua politica di sicurezza stradale, non sembra addivenire ad iniziative che cerchino di ricostruire la fiducia con i cittadini e, di conseguenza, la sicurezza stradale.
Multe seriali
Essenzialmente per corsie preferenziali, ingressi in Ztl e autovelox. Il Comune notifica le contravvenzioni il più tardi possibile, sì che il trasgressore si accorge di esser tale solo dopo che gli arrivano diverse multe (anche decine) perché transitava in un luogo (quasi sempre per recarsi al lavoro) senza sapere che stava violando il codice.
Ricorsi al giudice di pace
Aduc li ha promossi e la prima sentenza (n. 2567/2022 per corsie preferenziali) ha dato ragione al ricorrente: “Tuttavia, le infrazioni non sono state immediatamente contestate ed il ricorrente si è quindi reso conto di aver commesso una infrazione soltanto dopo aver ricevuto la notifica di tutte le infrazioni commesse nei mesi da gennaio a maggio 2022. Pertanto, seppure le notifiche sono state tempestive ai sensi dell’art.201 c.d.s., si ritiene che in questo modo non sia stata esercitata la funzione educativa della sanzione quanto piuttosto quella punitiva. Ne consegue che i verbali impugnati vadano annullati ad eccezione del primo in ordine di tempo, con condanna del ricorrente alle spese di notifica di tutti i verbali di accertamento”.
Il Comune corre ai ripari, ma… è un po’ confuso
Dopo un certo polverone politico, migliorata la segnaletica lì dove era, evidentemente, deficitaria anche per il Comune, l’amministrazione fa sapere che è inflessibile e ricorrerà in Appello. L’assessore ai Trasporti annuncia ricorso per questione diversa rispetto alla sentenza, che è sulle corsie preferenziali (“questo tipo di motivazioni specifiche non è applicabile all’aspetto del controllo di velocità con autovelox” ). Vedremo.
Il Comune sembra più interessato a far cassa che non alla sicurezza. Un metodo discutibile, visto che, per la sicurezza stradale, sarebbe meglio che le infrazioni non avvengano ma, invece, si predilige la punizione.
Fare ricorso al giudice di pace
Visto il patatrack che questa politica ha combinato , in assenza di provvedimenti che cerchino di rimediare , per le vittime non resta che provare il ricorso giudiziale: https://avvertenze.aduc.it/toscana/articolo/autovelox+non+solo+arroganza+mancanza+volonta+come_35255.php
Vincenzo Donvito Maxia
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC