L’aumento dei tassi di interesse di riferimento voluto dalla Bce ha messo in ginocchio migliaia di decine di italiani che avevano acceso un mutuo con tasso variabile. La rate mensile del mutuo, infatti, è andata aumentando fino a costare anche 300 euro in più ogni mese a chi deve pagarla. E al momento non si parla ancora di una ridiscesa dei tassi, discesa che porterebbe di nuovo i mutui a tassi variabili ai livelli pre aumento.
L’aumento dei tassi è stato necessario per permettere all’inflazione di diminuire e anche se la misura ha dato i suoi frutti, l’inflazione, pur essendo diminuita, resta ancora troppo alta.
Tassi alti ancora fino a quando necessario
Nel bollettino economico di agosto la Bce indica che ”Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario, al fine di conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo”.
Anche se l’inflazione è scesa non lo ha fatto abbastanza e finché non tornerà sotto i 2 punti percentuali si continuerà con una politica restrittiva dei tassi di interesse.
Dal 27 luglio ancora aumento dei tassi
L’ultimo aumento dei tassi di interesse è stato registrato a fine luglio (+0,25%). Le banche sono meno disposte a sostenere i rischi della propria clientela e soprattutto sia le famiglie che le imprese sembrano essere esposte a maggiori rischi legati proprio all’inflazione.
Ma perchè rendere i tassi più alti abbasserebbe l’inflazione? Condizioni di finanziamento più restrittive rendono l’acquisto delle abitazioni meno accessibile a tutti soprattutto come investimento facendo calare la domanda dei mutui.
L’incremento dei tassi hanno portato, fino ad ora a una riduzione dell’inflazione, calo che dovrebbe continuare per tutto il 2023 pur mantenendosi più alta di quella che era nel periodo pre crisi.
L’inflazione, quindi, rimane ancora troppo alta nonostante il venire meno della crisi energetica che dovrebbe portare al venire meno delle misure di sostegno adottate in tal senso. Proprio l’eliminazione di queste misure di sostegno dovrebbe evitare un nuovo rialzo dell’inflazione.
Le prospettive di crescita sono incerte così come è incerto l’andamento dell’inflazione nel prossimo futuro.