Come purtroppo ben sappiamo i tassi di interesse dei mutui continuano a salire.
Nell’ultimo anno, infatti, si ha avuto un “aumento” della propria rata del 30% quindi chi prima pagava 300 si ritroverà ora a dover sborsare 390 euro.
Il vero problema è, però, che c’erano mutui anche da 500 euro che ora saliranno a 650 euro.
Tutte queste spese non sono per nulla leggere! Basti pensare che molte famiglia, dopo aver preso un mutuo, provano a vivere calcolando ogni spesa… questa cosa, dunque, rappresenta senza ombra di dubbio un problema.
Ma proprio per aiutare questo tipo di persone l’associazione bancaria italiana (ABI) ha rilasciato un memorandum in sui segnala alcuni metodi per diminuire la spesa della rata del mutuo.
Cosa consiglia di fare l’ABI?
La prima cosa da fare, in assoluto, è contattare la propria banca non appena notiamo i nostri primi segnali di difficoltà con queste nuove rate.
E voi direte… perché la banca?
Be’ la banca potrà allungare, sostanzialmente, il vostro mutuo! Oppure potrebbe chiedere una revisione di altre condizione contrattuali.
L’idea di allungare il mutuo è l’ideale in quanto si riuscirebbe a ridurre gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse.
Mentre la revisione delle condizioni contrattuali può vedere se ci sono alcune possibilità di trasformare il tasso variabile in fisso. (questa opzione però è riservata, per la Legge di Bilancio, a solo coloro che hanno chiesto un mutuo di almeno 200.000 euro e per clienti con isee fino a 35.000)
Ma se è la mia prima casa cambia qualcosa?
Cambia proprio qualcosa! Esiste infatti il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, anche chiamato Fondo Gasparrini.
È sostanzialmente una sospensione del vostro mutuo della durata di 18 mesi.
Si può richiedere quando: si perde il lavoro o vi è una riduzione dell’orario lavorativo, quando vi è una riduzione del fatturato e/o quando si è lavoratori autonomi.