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Mutui, rate in calo dopo il taglio della BCE: quanto si risparmia?

In calo le rate dei mutui dopo la decisione della BCE di tagliare i tassi di 25 punti base.

Arriva la notizia del taglio di 25 punti base da parte della BCE per i tassi sui mutui. Si tratta di una notizia che le famiglie aspettavano da mesi per veder diminuire la rata mensile da corrispondere alla banca. La decisione della Banca Centrale di ridurre i tassi di interesse porta l’Eurotower al 3,50% e si tratta di una misura che consentirà alle famiglie una maggiore possibilità di accesso al credito (e allo stesso tempo potrebbe dare una spinta all’economia dei diversi Paesi, Italia compresa).

Anche se ci troviamo in un momento storico fatto di incertezze economiche legate soprattutto alla scelta della Fed di mantenere un clima di attesa, la BCE ha deciso di anticipare tutte le mosse e di alleggerire i tassi d’interesse dei mutui. Dopo una serie di aumenti nel 2022 e nel 2023, che avevano portato le rate dei mutui a salire vertiginosamente, questo di settembre è il secondo taglio consecutivo del 2024 (50 punti base in totale).

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Calano le rate dei mutui

Dopo questo secondo taglio di 25 punti base, le rate dei mutui sono destinate a scendere dando una leggera spinta all’economia e anche al mercato immobiliare, ormai in stallo da tempo. Il denaro costerà di meno e, di conseguenza le famiglie saranno più propense a chiedere un mutuo per acquistare casa. Con un accesso al credito più conveniente, tra l’altro, anche le imprese saranno pronte a chiedere finanziamenti per investire, soprattutto nel settore immobiliare.

A beneficiare del taglio saranno anche tutte le famiglie con un mutuo in corso (o chiesto dopo il 2022 o con tasso di interessa variabile). L’impatto del taglio dello 0,25%, infatti, è evidente soprattutto sui mutui a tasso variabile che seguono l’andamento dell’Euribor (a un mese sceso dal 3,90% di inizio anno al 3,54%).

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Le conseguenze dirette per le famiglie

Negli ultimi anni il mercato dei mutui italiano ha subito notevoli fluttuazioni (a causa dell’aumento dei tassi da parte della BCE). La riduzione ha suscitato una sorta di sospiro di sollievo da parte delle famiglie indebitate, che negli ultimi anni si sono trovate a pagare rate del mutuo più alte del previsto.

Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso può contare sulla una maggiore stabilità dei costi: il tasso si è stanziato su un 3,20% e la percentuale permetterebbe anche a diverse famiglie che hanno richiesto il mutuo negli ultimi 24 mesi di chiedere una surroga o una rinegoziazione del finanziamento.

Per chi sta, invece, valutando l’acquisto di una casa la riduzione dei tassi è particolarmente vantaggiosa che rende più agevole non solo l’accesso al credito ma anche l’acquisto di una casa.