Il principale sussidio per disoccupati oggi in vigore è la NASPI. La misura è destinata alla generalità dei lavoratori ad eccezione di particolari categorie. Perché per determinati lavoratori ci sono altri strumenti che coprono la perdita del posto di lavoro. Ma come funzionano questi strumenti?
NASPI 2023, come funziona
La NASPI è l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro e che fu introdotta dal JOBS ACT di Matteo Renzi. Acronimo di Nuova assicurazione sociale per l’impiego, la NASPI ha sostituito l’ASPI, la Mini ASPI, la Requisiti Ridotti e la DS ordinaria. La natura rispetto alle misure precedenti è sempre la stessa, perché la NASPI resta un sostegno economico mensile che viene erogato dall’INPS al disoccupato che presenta domanda e rispetta i seguenti requisiti:
- Deve aver perso il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà;
- Aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti alla data di cessazione del rapporto di lavoro;
- Aver lavorato almeno 30 giorni nell’anno precedente alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
NASPI 2023 i calcoli
L’importo della NASPI 2023 è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali percepita dal diretto interessato negli ultimi 4 anni di lavoro se inferiore a 1.352,20 euro. Se superiore, al 75% su questo importo si deve addizionare il 25% della differenza in più percepita. Importo massimo di NASPI spettante pari a 1.335,47 euro mensili. La durata è pari alla metà delle settimane lavorate nei 4 anni che precedono la perdita del lavoro. Ma solo se i periodi pregressi non sono serviti per NASPI o altre indennità precedenti. Altrimenti la durata è pari alla metà delle settimane lavorate nell’ultimo contratto di lavoro non utilizzato.
DIS.COLL, la disoccupazione per i collaboratori
La DIS.COLL è l’indennità di disoccupazione simile alla NASPI, ma che spetta ai lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa cioè i CO.CO.CO. Lo stesso strumento è destinato agli assegnisti di ricerca e ai dottorandi. Anche in questo caso come per la NASPI si parla di persone che hanno perso involontariamente il lavoro. Il diritto alla DIS.COLL si matura quando l’interessato ha i seguenti requisiti:
Per avere diritto alla DIS COLL bisogna avere i seguenti requisiti:
- Disoccupato al momento della presentazione della domanda;
- Aver versato almeno 3 mesi di contributi tra il 1° gennaio dell’anno precedente quello della fine del rapporto di lavoro e la data effettiva di perdita del lavoro.
La durata della DIS COLL è di massimo 6 mesi. L’importo è commisurato ai contributi versati dal 1° gennaio dell’anno precedente alla data del licenziamento o della scadenza del contratto. Anche in questo caso l’indennità è pari al 75% del reddito di questo periodo di osservazione.
DS agricola, come funziona?
La disoccupazione agricola è una indennità erogata dall’INPS ai lavoratori agricoli dipendenti. Per avere diritto alla misura bisogna avere i seguenti requisiti:
- essere iscritti negli elenchi dei lavoratori agricoli dipendenti per l’anno cui si riferisce la domanda;
- avere un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato solo per una parte dell’anno;
- avere almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria;
- detenere almeno 102 contributi giornalieri negli ultimi due anni.