Per i lavoratori disoccupati che fruiscono della Naspi vi è la possibilità di avviare lavoro imprenditoriale, aprendo partita IVA e ricevere, al tempo stesso tutto l’importo residuo dell’indennità di liquidazione in un’unica soluzione.
Richiedere all’INPS l’anticipo della Naspi spettante in un’unica soluzione, infatti, potrebbe permettere al lavoratore disoccupato di avere i capitali per avviare un’attività di lavoro autonomo che, in caso contrario, non potrebbe avviare. Ma non solo a chi apre nuova partita Iva spetta la Naspi anticipata: possono richiederla anche i lavoratori che intendono consolidare o sviluppare un’attività autonoma che già avevano avviato durante il rapporto di lavoro dipendente.
Naspi anticipata, per quali attività spetta?
Per poter aver diritto all’incentivo all’autoimprenditorialità è necessario che l’attività rientri in una delle seguenti categorie:
1. attività professionale esercitata da liberi professionisti anche iscritti a specifiche casse;
2. attività di impresa individuale commerciale, artigiana, agricola;
3. sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative;
4. la costituzione di società unipersonale (S.r.l., S.r.l.s. e S.p.a.) a condizione che il socio risponda illimitatamente;
5. costituzione o ingresso in società di persone (S.n.c o S.a.s);
6. costituzione o ingresso in società di capitali (S.r.l).
In ogni caso la nuova attività deve configurarsi come lavoro autonomo o di impresa.
Come funziona la misura?
Per avere diritto all’anticipo è necessario che il lavoratore che fruisce di Naspi invi domanda per avvalersi dell’anticipo entro 30 giorni dalla data di inizio della nuova attività (l’inizio della nuova attività coincide con l’invio all’Ufficio del Registro delle Imprese della Comunicazione Unica per la nascita della nuova impresa). Se, invece, si intende sviluppare o ampliare un’attività già esistente durante il rapporto di lavoro è necessario presentare domanda di anticipo entro 30 giorni dall’inizio della Naspi.
Attenzione: la durata della Naspi, anche se si richiede l’anticipo, resta quella per la quale è stata inizialmente riconosciuta e, quindi, resta fermo, per il lavoratore, l’obbligo di non instaurare per l’intero periodo nuovo rapporto di lavoro subordinato (pena la restituzione dell’intero anticipo ricevuto).