Per il lavoratore disoccupato che è titolare di Naspi vi è la possibilità di richiedere l’importo residuo di indennità spettante in un’unica soluzione a patto che si avvii attività imprenditoriale (apertura partita IVA, sottoscrizione di quota di cooperativa). Scopriamo come funziona l’anticipo della Naspi rispondendo alla domanda di una nostra lettrice:
Buongiorno,Invio la presente per richiedere alcune informazioni riguardo la naspi e l’apertura della p.iva.Ho fatto domanda di naspi e a luglio dovrei aprire p.iva in quanto sono un’infermiera alla quale hanno fatto un’offerta di lavoro autonomo, leggendo su internet mi chiedevo come funziona per richiedere la naspi anticipata ho anche letto che non bisogna superare la soglia di reset di 4800 potete darmi alcune delucidazioni? Grazie
Anticipo Naspi
L’anticipo Naspi può essere richiesto solo da chi è già titolare di Naspi e desidera avviare attività imprenditoriale (lavoro autonomo con partita Iva, ad esempio, ma anche libera professione).
Al momento della richiesta al disoccupato che apre partita IVA viene corrisposto l’importo di tutte le mensilità non ancora fruite. La scadenza dell’indennità, nonostante l’anticipo, resta quella originariamente fissata e per tutto questo periodo il richiedente anticipo non può accettare lavoro con contratto subordinato (pena la restituzione dell’intera somma avuta come anticipo).
E’ libero però, di fatturare con la partita IVA senza limiti: viene, infatti, meno il limite di 4800 euro l’anno come lavoro autonomo. Il vantaggio è quello di poter avviare fin da subito, guadagnando anche bene, attività autonoma. Resta, però, il vincolo di non poter accettare per tutta l’originaria durata della Naspi lavoro subordinato.
Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.
