Ecco le pensioni flessibili 2025 Ecco le pensioni flessibili 2025

Nel 2025 in pensione se completi 30 anni di contributi, ma a che età e con che requisiti?

Nel 2025 ci sarà la possibilità di andare in pensione con 30 anni di contributi, ma a che età e con che requisiti si potrà lasciare il lavoro?

Il governo per il 2025 ha introdotto alcune buone nuove sulle pensioni. Nulla di trascendentale naturalmente, perché ci si aspettava altro. Però non si può non considerare ciò che è stato fatto per alcuni contribuenti che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995 come l’ulteriore sconto di 4 mesi alle donne con figli o come la possibilità di usare la rendita integrativa per uscire dal lavoro con le pensioni anticipate contributive in maniera più facile a 64 anni. Ma sempre nella manovra di Bilancio l’esecutivo ha deciso di confermare quelle misure la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre 2024. E tra le misure che sono state confermate e che i contribuenti potranno sfruttare nel 2025 c’è anche L’anticipo pensionistico sociale, che è quella misura che consente di lasciare il lavoro con 30 anni di contributi di cui parliamo oggi.

Nel 2025 in pensione se completi 30 anni di contributi, ma a che età e con che requisiti?

Per i contribuenti che raggiungono i 30 anni di contributi non ci sono grandi chance di andare in pensione. Si tratta di una carriera che non permette di trovare tante opportunità anticipate rispetto alle pensioni di vecchiaia. In genere servono più anni di versamenti. Per esempio, tra le tante misure di pensionamento anticipato rispetto alle pensioni di vecchiaia ordinarie ci sono le pensioni anticipate ordinarie con 42,10 anni di contributi (41,10 anni per le donne). Oppure c’è la quota 103 oppure c’è la pensione dei precoci, per le quali bisogna arrivare a 41 anni di versamenti. Il governo nella legge di Bilancio ha deciso di prorogare però una misura che permette di anticipare la pensione dopo 30 anni di contributi. L’Anticipo pensionistico sociale. Una misura destinata però solo a qualche lavoratore.

Ape sociale 2025, ok all’anticipo, ecco come

La misura con 30 anni di contributi si rivolge solo a 3 delle 4 categorie di contribuenti a cui effettivamente la misura è destinata. Infatti ci sono dei contribuenti che dovranno arrivare a 36 anni di versamenti per poter uscire dal lavoro con l’anticipo pensionistico sociale. I soggetti a cui 30 anni non bastano sono gli addetti ai lavori gravosi.
Per invalidi, caregivers e disoccupati invece bastano 30 anni di contributi.

Come andare in pensione con 30 anni di contributi

La pensione con 30 anni di contributi nel 2025 è quella concessa per il tramite dell’Ape sociale alle categorie prima citate. Per tutti è necessario arrivare almeno a 63,5 anni di età. Per i disoccupati bisogna aver preso già tutta la Naspi spettante prima di poter presentare domanda di accesso all’Anticipo pensionistico sociale. Invece per i caregivers nel 2025 sarà necessario che il parente disabile deve essere un convivente da almeno 6 mesi. E può essere il coniuge o un genitore. Oppure un parente o affine fino al secondo grado, purché questi non abbiano genitori o coniugi o abbiano genitori o coniugi over 70 o invalidi a loro volta. Per gli invalidi civili invece serve il 74% di disabilità certificata dal verbale delle commissioni mediche invalidi civili dell’ASL.

Una misura favorevole come requisiti, meno dal punto di vista delle limitazioni

L’Ape sociale si prende solo fino a 67 anni di età e non può superare 1.500 euro al mese. Al compimento dei 67 anni l’interessato perde il diritto alla prestazione. E deve passare a prendere la pensione di vecchiaia ordinaria, sempre presentando domanda. L’Ape sociale diventa quindi una sorta di ammortizzatore sociale. Una prestazione che tra l’altro non si adegua al tasso di inflazione, non prevede maggiorazioni, tredicesima, integrazioni al trattamento minimo e trattamenti di famiglia. Inoltre, non è reversibile e non permette a chi la prende, di svolgere altre attività lavorative. Unica possibilità il lavoro autonomo a carattere occasionale, ma fino a 5.000 euro di reddito annuo.