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Niente pensione con contributi versati: ridatemi i miei soldi

Pubblichiamo lo sfogo di un nostro lettore per la mancata pensione della moglie.

Inviato da Ivano S.- Non trovo giusto che la previdenza italiana si prenda i nostri contributi senza poi dare in cambio una pensione.

Mia moglie ha lavorato per 17 anni, poi tra maternità, crescere i figli, acciacchi dovuti all’età che avanza ha deciso di non proseguire nel lavoro dedicandosi al lavoro di cura familiare.

Ha compiuto i 67 anni e l’INPS non le ha erogato la pensione perchè non ha raggiunto il minimo di contributi necessari per la pensione di vecchiaia, 20 anni.

Ma i 17 anni di contributi che ha versato hanno prodotto qualcosa? Non le spetta la pensione di vecchiaia, sono d’accordo, ma almeno datele quel poco che le spetta con i contributi che ha pagato.

Ed invece no. Con 17 anni di contributi (che anche fossero stati 19 anni e 11 mesi, poi, sarebbe stato lo stesso) non spetta nulla e chi se ne frega che quei soldi sono stati versati per garantire una pensione.

Ma almeno ridatele i suoi soldi, quello che questi contributi sono costati nel corso di anni di lavoro in cui sono stati fatti anche tanti sacrifici.

E invece no, neanche questo. Perchè quei contributi sarebbero potuti servire per la pensione, ma non è compa di nessuno se non hanno dato luogo a nessun assegno e quindi i soldi indietro non li rendono.

Sapete qual è la soluzione proposta per non perdere i contributi e avere una pensione? Versare per 3 anni (quindi fino al 2023) contributi volontari. Ma come fa una persona che non lavora e non ha diritto alla pensione a sobbarcarsi il costo dei contributi volontari? L’assurdità della previdenza italiana.