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Niente più pensione a 67 anni, ci vorranno 12 mesi in più, a rischio molti lavoratori

Peggiora il calcolo della pensione e peggiorano i requisiti, niente più pensione a 67 anni.

Presto sarà il momento di subire l’ennesimo peggioramento della situazione per quanto riguarda i requisiti per andare in pensione. L’aumento della vita media della popolazione italiana presto dovrebbe portare ad un incremento dei requisiti per le pensioni. E con il sistema previdenziale che in effetti ha un meccanismo assai particolare, di due anni in due anni presto niente più pensione a 67 anni, ci vorranno 12 mesi in più. Pensione a 68 anni quindi, questo lo scenario che si materializzerà in qualche anno.

Niente più pensione a 67 anni, ci vorranno 12 mesi in più

L’adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita della popolazione è un fattore che alla fine allontana sempre le pensioni per molti lavoratori. Perché per legge non può succedere il contrario, nel senso che se la vita media della popolazione diminuisce come per la pandemia, non si torna indietro ma i requisiti vengono solo congelati.

L’aumento della vita media della popolazione è controproducente per le pensioni perché per i lavoratori si allontanano sempre di più. Il secondo motivo riguarda l’INPS, l’ente a cui si chiede la pensione nonché l’ente che deve pagare le pensioni.
Naturale che più lunga è la vita di una persona, per più tempo l’INPS deve pagare la pensione e più soldi deve cacciare l’Istituto Previdenziale.

Aumento i requisiti delle pensioni pensioni ma anche il calcolo è meno favorevole, ecco perché

L’aumento della vita media per lo Stato non è altro che il fattore di rischio maggiore. Più vive un pensionato più soldi costa allo Stato. E questo rischio viene affrontato con due diversi interventi, tutti e due negativi per chi deve andare in pensione. Uno dei due avrà impatto già nel 2025, mentre l’altro probabilmente comincerà ad averlo nel 2027.

Parliamo della modifica dei coefficienti di trasformazione che dal 2025 saranno meno favorevoli ai lavoratori proprio perché l’ISTAT ha certificato una maggiore longevità media della popolazione.
Invece l’altro intervento riguarda direttamente i requisiti delle pensioni, che vengono inaspriti in misura secca quando l’ISTAT certifica un incremento della stima di vita della popolazione.

Pensioni solo a 68 anni, da quando?


L’aumento della stima di vita a partire dai 65 anni, questo è il parametro che viene usato per le revisioni biennali sia dei coefficienti che dei requisiti per le pensioni. Dopo gli anni della pandemia, i cui troppi decessi purtroppo, hanno ridotto la vita media della popolazione, l’età media e la longevità della popolazione è tornata a salire.

Ed in maniera superiore alle attese a tal punto che cambiano gli scenari ipotizzati fino a qualche anno fa dell’inasprimento dei requisiti. L’ultimo scatto lo abbiamo registrato nel 2019, con l’età pensionabile che fu portata da 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Poi lo stop, con la previsione di un nuovo inasprimento solo dal 2029, come confermato dalla Ragioneria Generale dello Stato poco tempo fa.
Secondo le nuove proiezioni nel 2027 diventeranno necessari 3 mesi in più rispetto ai 67 anni di età.

Ecco che scenari attendersi

Non uno o due mesi di incremento, ma 3 mesi che è l’aumento massimo previsto. Perché se l’aumento della vita media della popolazione supera i 3 mesi, l’aumento non può eccedere questo limite e gli eventuali mesi in più slittano all’aggiornamento biennale successivo.
Ricapitolando, pare che nel 2027 l’età per la pensione di vecchiaia aumenterà fino ad arrivare a 67 anni e 3 mesi. Il dato di fatto è che le stime parlano di incrementi di 3 mesi in tre mesi anche per i bienni successivi. Significa che potrebbero servire 67 anni e mezzo già nel 2029, con i 68 anni di età che diventerebbero il limite da centrare per la pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi già dal 2033. In pratica per i nati nel 1965, che potevano aspirare al pensionamento nel 2032, quasi certamente dovranno aspettare un anno in più.

Ma i primi ad essere penalizzati potrebbero essere i nati nel 1960. Che anziché andare in pensione subito al compimento dei 67 anni di età nel 2027, dovranno aspettare 3 mesi in più.