Il Governo sta lavorando a una nuova riforma della riscossione per accorciare i tempi necessari per riscuotere il dovuto anche dalle cartelle esattoriali. La novità in arrivo al riguardo è la compensazione dei crediti per saldare i debiti.
Da sottolineare che questa possibilità già è prevista dal nostro ordinamento, ma deve essere una scelta volontaria del contribuente. L’amministrazione, nel caso di debito propone al contribuente di compensare i crediti risultanti dal 730, se il contribuente non accetta riceverà in ogni caso il suo rimborso.
Stop al rimborso del 730 per chi ha debiti
Le cose stanno per cambiare. Per chi ha debiti iscritti a ruolo c’è il rischio concreto di non ricevere il rimborso del 730 spettante. La novità entrerà a regime a breve riguarda la compensazione tra i carichi della riscossione e i crediti di imposta che derivano dalla dichiarazione dei redditi.
Con questo cambiamento il Governo vuole potenziare la riscossione andando ad attingere dai crediti che già ha in mano: al contribuente debitore non saranno versati, ma saranno utilizzati per saldare il debito.
L’Agenzia delle Entrate, quindi, con l’entrata in vigore di questa norma potrà procedere all’acquisizione coattiva dei crediti tributari in caso di debiti.
Ma cosa cambia effettivamente? Le regole attualmente in vigore sono contenute nell’articolo 28 ter el Dpr 602 del 1973. A cambiare sarà proprio questo articolo prevedendo che per debiti superiori a 500 euro si potrà applicare la compensazione volontaria, in casi di inadempienza all’obbligo di versamento il nominativo del debito sarà segnalato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione e verranno bloccati i crediti di imposta per coloro che non accettano la proposta di compensazione volontaria.
Le somme a credito maturate saranno bloccate fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di messa a disposizione delle stesse, in questo modo l’Ader avrà tutto il temo di avviare l’azione esecutiva.
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