Non una ma tre diverse pensioni per invalidi senza legge 104 nel 2025 Non una ma tre diverse pensioni per invalidi senza legge 104 nel 2025

Non una ma tre diverse pensioni invalidi senza legge 104 nel 2025

Dopo la legge di Bilancio, non una ma tre diverse pensioni per invalidi senza legge 104 nel 2025, ecco le tre soluzioni.

Grazie alla Legge 104 del 1992 si può andare in pensione prima? La risposta è sicuramente affermativa, ma la domanda nasconde un errore. Andare in pensione prima è possibile per alcuni invalidi, anche senza la Legge 104 nel 2025. I vantaggi per gli invalidi non sono pochi a livello previdenziale. Le pensioni per esempio, offrono dei canali agevolati sia per alcuni invalidi che per chi li assiste come caregiver.
Dopo la legge di Bilancio per gli invalidi aumentano le possibilità di andare in pensione nel 2025. Perché sembrava che nel 2025 dovesse rimanere in vigore solo una misura di favore per chi è affetto da invalidità o per chi lo assiste. Ed invece in manovra tutto è cambiato. In pratica, non una ma tre diverse pensioni per invalidi senza legge 104 nel 2025.

La pensione per gli invalidi, ecco come funziona nel 2025

Pensione per invalidi 2025 anche a prescindere dall’età. La pensione è quella di quota 41 per i precoci. Ed è una prestazione di pensionamento anticipato che sarà in vigore pure l’anno prossimo. Nel dettaglio l’accesso alla quota 41 per i precoci prevede i seguenti requisiti:

  • 41 anni di contributi versati;
  • 35 anni di contributi effettivi e senza i figurativi da disoccupazione e malattia;
  • almeno un anno di contributi versati prima dei 19 anni di età anche discontinuamente.

Possono avere accesso alla pensione 2025 di quota 41 per i precoci i disoccupati, gli addetti ai lavori gravosi, ma anche gli invalidi ed i caregiver. Ed è proprio a queste ultime due categorie che ci rivolgiamo. L’invalido deve essere in possesso di una certificazione rilasciata dalla Commissione Medica Invalidi Civili dove si evince un grado di invalidità civile non inferiore al 74%.

I caregiver invece devono assistere da almeno 6 mesi un parente invalido ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104 del 5 febbraio 1992, con cui convivono sempre da non meno di 6 mesi. La convivenza deve essere in un immobile che ha lo stesso numero civico. Quindi, stessa identica casa, stesso immobile, stesso numero civico e al massimo interno diverso.

L’assistito può essere il coniuge o un parente di primo grado ma anche un parente o un affine di secondo grado. In questi casi solo se l’assistito non ha genitori o coniuge, o se questi ultimi hanno già compiuto 70 anni di età o se a loro volta sono affetti da patologie invalidanti.

Non una ma tre diverse pensioni per invalidi senza legge 104 nel 2025


Sempre per gli invalidi almeno al 74% c’è anche un’altra misura che permette per la pensione 2025. Infatti l’Ape sociale è concessa alle stesse categorie a cui è concessa la sopra citata quota 41 per i lavoratori precoci. In questo caso si tratta di una misura che prevede un requisito anagrafico da centrare ma con una carriera lavorativa inferiore rispetto alla quota 41 per i precoci. Per l’Ape sociale bisogna avere:

  • almeno 63 anni e 5 mesi di età compiuti;
  • almeno 36 anni di contributi per i lavori gravosi e almeno 30 anni per invalidi, caregivers e disoccupati.


Per quanto riguarda i caregivers valgono sempre le regole sulla convivenza di 6 mesi e il grado di parentela da rispettare per avere accesso alla misura.

Quindi, l’assistito deve essere il coniuge oppure un parente di primo grado o ancora un parente o un affine di secondo grado senza genitori o coniuge, oppure con genitori o coniugi che sono over 70 o invalidi a loro volta.

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Opzione donna per le invalide è diventato un connubio solo a partire dal 2023. Infatti sono due anni che Opzione donna è diventata una misura ridotta e circoscritta solo a determinate categorie.

Prima era una misura generalista, assegnata a tutte le lavoratrici sia dipendenti che autonome. Adesso è stata ridotta ad invalide, caregivers, licenziate o alle prese con aziende che hanno tavoli di risoluzione della crisi avviati in sede ministeriale.

Per quanto riguarda le invalide, sempre il 74% deve essere il grado di invalidità minimo da avere. Per le caregivers valgono le stesse regole sulla parentela e sulla convivenza citate per l’Ape sociale e per la quota 41 precoci. Per andare in pensione con opzione donna una invalida o una caregiver deve avere almeno 61 anni di età ed almeno 35 anni di contributi. E completati prima della fine dell’anno precedente quello di pensionamento. Se invalide e caregivers hanno avuto 2 o più figli, l’età scende a 59 anni, mentre con un solo figlio a 60 anni.