La sentenza della Corte Costituzionale che ha decretato come incostituzionale l’articolo 38 della legge 448 del 2001 nella parte in cui prevedeva l’incremento al milione della pensione di invalidità solo al compimento dei 60 anni stabilendo, al tempo stesso che fosse riconosciuto a tutti gli invalidi al 100% (in possesso del requisito reddituale) dai 18 ai 67 anni.
Questo, se da una parte ha fatto esultare gli invalidi aventi diritto all’aumento, dall’altro deve far riflettere.
Incremento al milione per tutti, aumento a 651 euro non per tutti
Cosa significa incremento al milione della pensione di invalidità degli invalidi civili totali? Che a tutti gli invalidi civili al 100% deve essere garantito un reddito personale che raggiunga almeno 651,51 euro mensili.
Fermo restando, quindi, il diritto di continuare a fruire della pensione di invalidità di 286 euro mensili anche in presenza di altri redditi, per quel che riguarda l’aumento a 651,51 euro mensili spetterà soltanto a chi non ha altri redditi personali (con l’esclusione dell’eventuale indennità di accompagnamento che non si computa in tali redditi).
Per chi percepisce, quindi, redditi diversi dalla pensione di invalidità non è detto che sia riconosciuto l’aumento a 651,51 euro poichè non si tratta di un aumento della prestazione ma dell’incremento al milione del reddito dell’invalido che, in presenza di altri redditi avrà diritto ad un incremento degli stessi fino a 651,51.
Questo fa comprendere che il tanto atteso aumento a 651,51 euro non riguarderà una platea molto vasta di beneficiari e che potranno ricevere 651,51 euro mensili di pensione di invalidità solo coloro che hanno un reddito pari a zero.