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Novità rottamazione cartelle, domande in scadenza per la nuova rateizzazione

Ecco la grande novità per la rottamazione delle cartelle, nuove domande da presentare entro il 30 aprile 2025.

Con tutto quello che sta accadendo adesso, tra questioni geopolitiche legate ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente e tra questioni economiche globali, con i dazi di Trump, gli argomenti di casa nostra sono passati in secondo piano.
Non si parla più di nuova riforma delle pensioni per esempio. Nessuna traccia di nuove agevolazioni e bonus, di nuove misure di welfare. Ma anche la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali è passata in secondo piano. Eppure ci sono delle novità sulla rottamazione delle cartelle che a molti potrebbero interessare.
Tra rottamazione quinquies in arrivo e rottamazione quater riaperta, le novità non mancano sulle cartelle.

Novità rottamazione cartelle, domande in scadenza per la nuova rateizzazione

In attesa che si arrivi alla fumata bianca per la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, che adesso è a Palazzo Madama in attesa che parta l’iter di approvazione, la novità per le cartelle esattoriali riguarda la quater. Parliamo della rottamazione delle cartelle le cui domande erano scadute il 30 giugno 2023 e che adesso partono con quello che a tutti gli effetti è un autentico ripescaggio dei decaduti. La novità sulla rottamazione delle cartelle è che è in scadenza il 30 aprile 2025 la possibilità di rientrare nei benefici per chi ne era stato escluso.
Bisogna accedere al sito istituzionale del concessionario alla riscossione per presentare domanda di riammissione alla rottamazione. La novità sulla rottamazione cartelle è infatti la procedura di riammissione per quanti erano finiti dentro la decadenza per non aver pagato una sola rata del piano precedentemente accordato.

Ecco come sfruttare la novità sulla rottamazione delle cartelle

Con la rottamazione quater infatti alla prima rata non pagata scattava la decadenza. Il pagamento delle rate della rottamazione quater è rigidissimo. Infatti per quanto concerne ogni scadenza, il mancato pagamento dopo i 5 giorni di tolleranza faceva scattare immediata la decadenza. Ora invece ecco la possibilità di riapertura. E per essere riammessi alla definizione agevolata è necessario presentare una domanda sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 30 aprile 2025. Deve essere l’interessato a scegliere come pagare tutti gli arretrati che ha maturato a partire dalla rata saltata da cui è scaturita la decadenza. In soluzione unica entro il 31 luglio 2025. Oppure a rate e fino a dieci rate consecutive, di pari importo, a partire sempre dal 31 luglio 2025 e poi con le stesse scadenze delle altre rate della rottamazione.

Interessi e domanda, ecco come funziona la novità

Il pagamento delle somme saltate in precedenza e quindi delle ulteriori 10 rate, prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo. La domanda di riammissione può essere fatta in area riservata con SPID, CIE o CNS o in aria pubblica. Il problema che rischia di rendere la nuova riapertura inutile ai più perché rischiano di decadere subito dopo è solo uno.