Nuova opzione donna 2025, in pensione le nate nel 1965, tutti i requisiti dopo l’ok alla manovra di Bilancio Nuova opzione donna 2025, in pensione le nate nel 1965, tutti i requisiti dopo l’ok alla manovra di Bilancio

Nuova opzione donna 2025, in pensione le nate nel 1965, tutti i requisiti dopo l’ok alla manovra di Bilancio

Ecco come funziona opzione donna nel 2025 con la misura che di fatto viene confermata dalla legge di Bilancio.

Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri. Adesso inizia il passaggio canonico in Parlamento. Prima del via libera definitivo con la sua entrata in vigore, qualcosa potrebbe ancora cambiare naturalmente. Resta il fatto però che almeno sulle pensioni la linea ormai sembra chiara. E si va verso la proroga di tutte quelle misure che scadevano il 31 dicembre 2024.
Nessuna novità, perché manca la riforma delle pensioni come ormai si era capito da tempo. E mancano interventi tampone come la quota 41 per tutti per esempio, oppure una nuova flessibilità dai 64 ai 72 anni. Di queste cose se ne riparlerà l’anno nuovo.

Per il momento meglio accontentarsi della proroga di quelle misure che rischiavano di scomparire. Parliamo dell’Ape sociale, di quota 103 e di opzione donna. Il nostro focus adesso si concentra proprio sullo scivolo contributivo per le lavoratrici. Una misura che interessa molte donne.

Opzione donna 2025, come funziona la pensione anticipata per le lavoratrici?

Conferma delle misure in scadenza nel 2024 significa che le stesse misure saranno attive fino al 31 dicembre 2025. Ma come vengono confermate? Al momento tutto dovrebbe essere una specie di copia e incolla delle misure 2024, compreso il loro funzionamento, i loro requisiti e le regole. E vale anche per l’opzione donna.

Come detto però, durante il passaggio parlamentare per la conversione in legge della manovra e la sua successiva entrata in vigore dal primo gennaio 2025, non sono escluse novità. magari anche su misure di pensionamento come opzione donna.
In attesa che tutto venga ufficializzato dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, appare quindi probabile se non certo che anche nel 2025 le lavoratrici potranno godere di questo canale di pensionamento anticipato. Ma come si farà ad andare in pensione nel 2025 con opzione donna?

Nuova opzione donna 2025, in pensione le nate nel 1995, tutti i requisiti dopo l’ok alla manovra di Bilancio

L’opzione donna rispetto alle altre misure di pensionamento prevede un meccanismo particolare di maturazione dei requisiti. Infatti questi vanno completati entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Significa che chi vuole andare in pensione nel 2025 con opzione donna deve completare età e contributi previsti entro la fine del corrente anno.

Quindi, canale di pensionamento anche per le nate nel 1965. Infatti per avere accesso ad opzione donna 2025 servirà che la lavoratrice abbia almeno 59 anni di età compiuti entro il 31 dicembre del 2024 ed alla stessa data abbia anche 35 anni di contributi versati.
Bisogna però rientrare anche nelle 4 categorie di lavoratrici a cui la misura si rivolge anche ora. Ovvero, invalide, caregivers, licenziate o addette di aziende che hanno avviato tavoli di risoluzione della crisi aziendale in sede Ministeriale (per lo più grandi aziende di interesse nazionale).

Tutti a 59 anni o no? Ecco le nuove regole 2025 di opzione donna

L’età di uscita prevista quindi è a 59 anni compiuti entro la fine dell’anno precedente. Ma ad invalide e caregivers per uscire con questa età è necessario che abbiano avuto due o più figli nella loro vita. Altrimenti, con un solo figlio è necessario che entro la fine del 2024 l’età raggiunta sia di 60 anni. mentre senza alcun figlio avuto l’età di partenza è 61 anni sempre entro il 31 dicembre del corrente anno.

Le invalide devono avere almeno il 74% di disabilità certificata dalla commissione medica invalidi civili ASL/INPS. Le caregivers devono risultare conviventi con il parente disabile da non meno di 6 mesi prima di presentare domanda di pensione.
La prestazione continua ad essere contributiva, nel senso che il calcolo della prestazione è con il penalizzante metodo basato sul montante dei contributi.