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Nuova pensione a 62 anni, ecco cosa perderà il pensionato

Ecco cosa ci rimetteranno i pensionati con la nuova quota 103.

Conferma della quota 103 nel 2024 e molti lavoratori hanno tirato un sospiro di sollievo visto che rischiavano seriamente di perdere la possibilità di lasciare il lavoro a 62 anni. Ma siamo sicuri che la quota 103 nel 2024 sarà una misura favorevole? I dubbi restano, perché ci sono i sindacati che minacciano scioperi. Il motivo è che la nuova versione sembra che consentirà al massimo il pensionamento per 17.000 lavoratori. Ma soprattutto, i dubbi vengono sui tagli che i pensionati subirebbero uscendo con la nuova misura.

Nuova pensione a 62 anni, 4 mesi in meno di assegno

La nuova quota 103 a legge di Bilancio entrata in vigore, consentirà sempre il pensionamento con 41 anni di contributi versati e 62 anni di età. Ma cambiano alcune sfaccettature della misura. Ed a discapito dei futuri pensionati. Il primo cambiamento è la finestra mobile di attesa. Infatti per il settore privato si passa da 3 mesi a 7 mesi. Ben 4 mesi in meno di pensione quindi. L’interessato diventa effettivamente pensionato a 62 anni e 7 mesi. Ma poi ci sarebbe da fare il conto con le nuove modalità di calcolo. Infatti alla quota 103 viene applicato il ricalcolo contributivo della pensione. Fino al 2023 invece il calcolo dell’assegno è misto. Penalizzazioni anche per questo motivo. Inoltre, la pensione massima percepibile sarà pari a massimo 4 volte il trattamento minimo. Fino ad oggi invece era pari a 5 volte il trattamento minimo. E con 41 anni di contributi, sono tanti i lavoratori che possono arrivare a raggiungere una prestazione elevata a tal punto da finire con l’essere penalizzati.

Perdite ingenti per i futuri pensionati

Quindi, pensione più lontana di 4 mesi (nel settore pubblico invece si passa da una finestra di 6 mesi ad una di 9 mesi). Assegno calcolato con il sistema meno favorevole. E limite di importo fruibile più basso. Tutti fattori penalizzanti.
Ci sono tecnici che hanno stilato la perdita in proiezione della vita media della popolazione. Come riporta l’ANSA, la perdita supererebbe i 50.000 euro per una donna. Il limite di importo è l’unico che dura giusto il tempo dell’anticipo. Infatti la pensione fino a massimo 4 volte il trattamento minimo si prende solo fino a 67 anni. Poi viene ricalcolata con le eventuali somme in più spettanti. Ma per il ricalcolo contributivo della prestazione, la penalizzazione diventa vita natural durante. Come i 4 mesi di finestra in più che non si recuperano mai più.