Per i nati nel 1961 nel 2025 ci potrebbe essere la possibilità di andare in pensione. Anche perché ci sono delle misure strutturali che difficilmente verranno toccate dai legislatori e che difficilmente scompariranno. Misure strutturali del sistema che inducono a guardare il 2025 come l’anno giusto per andare in pensione per quanti si troveranno a completare oltre all’età anche tutti gli altri requisiti previsti. Nel 2025 chi è nato nel 1961 compirà 64 anni di età. La misura che consente questo pensionamento esiste già e dovrebbe rimanere nel sistema. E probabilmente senza ritocchi visto che già il 2024 è stato un anno dove questa misura è stata corretta e per molti inasprita.
In pensione chi è nato nel 1961, ecco come nel 2025 e cosa cambia
La pensione anticipata contributiva è una misura che i nati nel 1961 potranno trovare ai nastri di partenza del 2025. Per l’accesso serviranno i seguenti requisiti:
- 64 anni di età;
- 20 anni di contributi;
- primo versamento successivo al 31 dicembre 1995.
Ad oggi appare probabile che la pensione anticipata contributiva resterà immutata nel 2025 rispetto ai requisiti odierni. Perché nel 2024 sono stati registrati già dei cambiamenti che hanno ritoccato l’importo minimo della pensione utile a poterla percepire. Fino al 2023 infatti, la pensione anticipata contributiva si centrava con combinazione 64+20 come sempre. Ma la pensione doveva arrivare ad un importo pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Nel 2024 la stessa misura ha subito il restyling prima segnalato, e nel dettaglio l’importo minimo della prestazione è passato da 2,8 volte l’assegno sociale a 3 volte l’assegno sociale. Solo per le lavoratrici con un figlio avuto il limite è rimasto a 2,8 volte l’assegno sociale come nel 2023. E solo per le lavoratrici con due o più figli avuti il limite è passato a 2,6 volte l’assegno sociale.
Nuova pensione anticipata per chi è nato nel 1961, ecco cosa cambia
Ipotizzando, come appare probabile che la pensione anticipata contributiva resterà invariata nel 2025, è evidente che i nati nel 1961 potrebbero essere tra i pochi in grado di programmare l’uscita. Sempre che rispettino le condizioni prima citate. Soprattutto quelle sui limiti di importo della prestazione. Che a dire il vero comunque vada cambieranno nel 2025. Perché ci sarà da fare i conti con l’aggiornamento dell’assegno sociale al tasso di inflazione, che come sempre porterà ad un aumento dell’importo di questa prestazione. E più sale l’assegno sociale, che è una notizia positiva per chi lo prende, più diventa difficile rispettare i vincoli delle 3 volte l’assegno sociale (o 2,8 o 2.6 volte) per chi invece è interessato alla pensione anticipata contributiva. Perché se oggi l’assegno sociale è pari a 535,41 euro al mese, e la pensione da centrare pari a 3 volte questo importo supera i 1.603 euro, evidente che se l’assegno sociale sale, anche una pensione da 1.603 euro al mese non basterà più.